Frenata integrale: differenze tra le versioni

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Scopo della Frenata integrale era quello di diminuire gli spazi di frenata dei veicoli a due ruote, ma soprattutto di garantirne la [[stabilità]] dinamica durante la frenata in condizioni di assetto critico (in curva).
 
Il funzionamento è di principio abbastanza semplice. AnzichèAnziché demandare l'azione dei [[freno a disco|freni]] anteriore e posteriore a due comandi separati (disco freno anteriore alla leva freno, disco freno posteriore posteriore alla pedale freno), con le conseguenti difficoltà da parte del pilota di modulare perfettamente l'azione frenante sui due assi nell'infinita varietà di assetti dinamici, il sistema prevedeva l'azionamento del disco posteriore e di uno dei due dischi anteriori con un unico comando (il pedale). La leva posta sul manubrio agiva solo sul secondo disco anteriore.
Il vantaggio era quello di sviluppare forze frenanti bilanciate sui due assi sempre, in caso di frenata molto energica (tipica delle staccate, quindi con moto dritta) il secondo freno anteriore dava la forza frenante supplementare necessaria.
Logicamente questo sistema non poteva rimanere così semplice per essere davvero efficace, per cui si è continuamente evoluto aggiungendogli sistemi ripartitori di frenata e correttori di frenata che agevolavano ancor di più il mantenimento delle condizioni di stabilità dinamica del veicolo.