Mustafa Akkad: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Andre86 (discussione | contributi)
Riga 24:
Nel 1976 produsse e diresse ''[[Maometto, messaggero di Dio]]'', con [[Anthony Quinn]] e [[Irene Papas]]. Akkad affrontò l'opposizione che Hollywood mostrava nei confronti di un film sulle origini dell'[[Islam]], ma dovette andare fuori dagli Stati Uniti per trovare produttori.
 
Mentre lavorava su ''Maometto'', consultò membri del clero Islamico e provò a essere rispettoso verso l'Islam e i suoi punti di vista mentre creava la figura del [[Maometto|profeta Maometto]]. Vide il film come un ponte che colmasse il balzo tra mondo occidentale ed islamico, come attesta un'intervista risalente al [[1976|'76]]: <blockquote>''

{{quote|Ho fatto questo film per un fattore prettamente personale. Dal punto di vista economico è pur sempre un film, ha la sua storia, il suo intreccio, il suo dramma. Ma a parte questo penso ci sia qualcosa di personale, essendo io stesso un musulmano che ha fatto carriera in occidente, ho sentito che era un mio obbligo, un mio dovere narrare la verità sull'Islam. È una delle religioni più seguite, ma si sa così poco al riguardo che mi sono sorpreso. Ho pensato che dovessi narrare la storia, che colmerà questo vuoto tra oriente ed occidente.''</blockquote>}}
 
Nonostante tutto, alcuni cinema ricevettero chiamate minatorie da persone che pensavano che il film offendesse l'Islam perché ritraeva il profeta in maniera terrena; anche se mai durante la pellicola possiamo vedere Maometto.
 
Nel 1978, aiutò a creare un [[film a basso costo]] che è divenuto storia: produsse infatti ''[[Halloween, la notte delle streghe]]''. Akkad divenne ben noto per il suo ruolo da produttore di tutta la [[Halloween (saga)|saga di Halloween]], mantenne infatti i diritti che crearono i sette sequel e fu l'unico membro della produzione a non aver mai lasciato la serie, fino alla sua morte. L'ultimo capitolo della saga, [[Halloween - The Beginning]] diretto nel 2007 da [[Rob Zombie]], fu prodotto da suo figlio Malek.
 
Nel [[1980]], diresse il suo secondo grande progetto, ''[[Il leone del deserto]]'', nel quale Anthony Quinn e Irene Papas furono affiancati da [[Oliver Reed]], [[Rod Steiger]] e [[John Gielgud]]. Il film raccontava del capo [[beduino]] realmente esistito [[Omar Mukhtar]] che combatté le truppe [[Italia|italiane]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]] nel deserto della [[Libia]]. Il film ricevette inizialmente pubblicità negative in Occidente anche perché parzialmente finanziato da [[Mu'ammar Gheddafi|Gheddafi]], che investì 35 milioni di dollari nella realizzazione della pellicola a fini propagandistici. In Italia il film non è mai stato proiettato ufficialmente a causa della censura imposta dalle autorità politiche, preoccupate della cattiva luce sotto cui vengono poste le [[Forze Armate italiane]].
 
Nel [[Regno Unito]], Akkad provò una volta a comprare i Pinewood Studios dalla Rank Organisation, ed ebbe anche uno studio a [[Twickenham]] ([[Regno Unito]]). Stava per produrre un film da 80 milioni di dollari con [[Sean Connery]] su [[Saladino]] e le [[crociata|crociate]] (per il quale aveva già una sceneggiatura pronta) che sarebbe stato girato in [[Giordania]]. Riguardo al film, disse:<blockquote>''

{{quote|...Saladino ritrae perfettamente l'Islam. Proprio ora, l'Islam è ritratto come una religione terrorista. Siccome un po' di terroristi sono Musulmani, l'intera religione ha questa icona. Se mai ci fu una guerra di religione piena di terrore, si chiamò "crociata". Ma non puoi certo accusare il [[Cristianesimo]], perché pochi avventurieri lo hanno fatto. Ho concluso.''</blockquote> }}
 
Akkad, e la figlia trentaquattrenne Rima Akkad Monla, sono morti in un attentato suicida di [[al-Qāʿida]] ad [[Amman]] del [[2005]]. Erano entrambi nella piazza dell'hotel Grand Hyatt. Sua figlia è morta sul colpo, e Akkad è morto di complicazioni due giorni dopo in ospedale.