Duelli nell'Iliade: differenze tra le versioni

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==La Moira==
[[Immagine:Slays Hector.jpg|thumb||right|300px|[[Peter Paul Rubens]]: ''[[Achille]] trafigge [[Ettore (mitologia)|Ettore]]'' - [[1630]]-[[1635]]]]
 
Ma talvolta essere stati sconfitti può essere considerato di per sé un disonore, una vigliaccheria. Non basta essere coraggiosi, ma bisogna che gli altri siano consapevoli della potenza dell'eroe e la riconoscano come tale anche nella distribuzione del bottino di guerra. L'avidità e l'aggressività sono simboli dell'onore guerriero.
 
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==Gli elementi del duello==
[[Immagine:Slays Hector.jpg|thumb||right|300px|[[Peter Paul Rubens]]: ''[[Achille]] trafigge [[Ettore (mitologia)|Ettore]]'' - [[1630]]-[[1635]]]]
Gli elementi costitutivi e ripetitivi succitati del duello nell'''Iliade'' trovano riscontro nelle descrizioni ad esempio del combattimento tra Ettore e Patroclo:
«Febo gli (= Patroclo) mosse incontro nella mischia selvaggia...dietro gli si fermò, colpì la schiena [...] Allora Zeus lo (= Patroclo) donò a Ettore» che gli dice «vantandosi»: «qui gli avvoltoi ti mangeranno». E Patroclo: «Sì, Ettore, adesso vantati» ma «anche tu non andrai molto lontano, ecco ti si avvicina la morte e il destino invincibile...E la morte lo (= Ettore) avvolse, la vita volò via dalle membra e scese nell'Ade».<ref>''Iliade'', XVI vv.788-856 </ref>: