Pietro Mennea: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
messe sei note che raddioppiano le già esistenti, l'avviso "F" di tre anni fa (considerando anche i link esterni che riportano la totalità dei risultati sportivi), può essere rimosso
Etichetta: Rimozione di avvisi di servizio
Riga 1:
{{F|atleti|ottobre 2009}}
{{Sportivo
|Nome = Pietro Mennea
Line 81 ⟶ 80:
A 15 anni, su uno stradone di Barletta, sfidava in velocità una [[Porsche]] color aragosta e un'[[Alfa Romeo]] 1750 rossa: a piedi, sui 50 metri, batteva l'una e l'altra e guadagnava le 500 lire per pagarsi un cinema o un panino.<ref>Bianca Stancanelli, ''[[Panorama (rivista)|Panorama]]'', 29 aprile [[2010]] pagine 85/86</ref> Prosegue gli studi all'[[I.S.E.F.]].
 
Ha sposato Manuela Olivieri, avvocatessa. Si è laureato a Bari una prima volta in [[scienze politiche]] <ref name=FIDAL>[http://www.fidal.it/showquestion.php?faq=14&fldAuto=1093 Hall of Fame - Pietro MENNEA]</ref>, su consiglio di [[Aldo Moro]], allora ministro degli Esteri. Poi ha conseguito anche le lauree in [[giurisprudenza]], [[scienze motorie|scienze dell'educazione motoria]] e [[Lettere e filosofia (facoltà universitaria)|lettere]].
 
Pietro Mennea esercita la professione di avvocato e dottore commercialista ed è autore di 20 libri.
Line 87 ⟶ 86:
Nel [[2000]] il nome di Mennea tornò agli onori delle cronache quando l'Università dell'Aquila, presso cui aveva partecipato ad un concorso per la cattedra di ''Sistematica, regolamentazione e organizzazione dell'attività agonistica'' presso la Facoltà di [[Scienze Motorie]], gli negò l'assunzione, nonostante si fosse classificato primo in graduatoria. La vicenda provocò polemiche ed interrogazioni parlamentari.
 
Attualmente Mennea è docente a contratto di ''Legislazione europea delle attività motorie e sportive'' presso la Facoltà di Scienze dell'Educazione Motoria dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di [[Chieti]] - [[Pescara]] <ref name=FONDAZIONE>[http://www.fondazionepietromennea.it/curriculum_pm.htm Curriculum di Pietro Mennea]</ref>.
 
Nel [[2006]] ha dato vita insieme alla moglie Manuela Olivieri alla "Fondazione Pietro Mennea", [[Onlus]] con lo scopo primario di carattere filantropico, ossia effettuare donazioni costanti nel tempo ed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraverso progetti specifici e concreti.
Lo scopo secondario è di carattere culturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori, nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una triste piaga per lo sport e la nostra società.
 
Oltre alla carriera sportiva, ha operato come curatore fallimentare e insegnante di educazione fisica, eurodeputato (a [[Bruxelles]] dal [[1999]] al [[2004]]) e commercialista <ref name=FONDAZIONE/>.
 
Nel 2010 - insieme alla consorte (entrambi legali con studio a [[Roma]] ubicato vicino al tribunale civile) - si occupa di ''"[[class action]]"'' negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per difendere alcuni risparmiatori italiani finiti nel crac della [[Lehman Brothers]].
 
=== Carriera sportiva ===
Mennea iniziò la sua lunga carriera atletica internazionale nel [[1971]], quando debuttò ai Campionati europei con un terzo posto nella [[staffetta 4×100 metri]] e un sesto nei 200 metri. Fece il suo debutto olimpico a [[Monaco di Baviera]], ai [[Giochi della XX Olimpiade|Giochi olimpici estivi del 1972]], dove raggiunse la finale dei [[200 metri piani|200 m]], la specialità nella quale era più forte <ref name=FIDAL/>. Tagliò il traguardo al terzo posto, dietro al sovietico [[Valerij Borzov]] e all'americano [[Larry Black]]. A questa sarebbero seguite altre tre finali olimpiche nella stessa specialità.<ref name="mk1">{{cita web|lingua=en|url=http://www.sports-reference.com/olympics/athletes/me/pietro-mennea-1.html|titolo=Pietro Mennea biography and olympic results|editore=Sports-Reference|accesso=23 luglio 2010}}</ref>
 
Ai Campionati europei del [[1974]], Mennea vinse l'oro nei 200 m davanti al pubblico di casa di [[Roma]], e si piazzò secondo nei [[100 metri piani|100 m]] (dietro a Borzov, suo rivale storico) e nella staffetta veloce. Dopo alcune prestazioni deludenti, nel [[1976]] Mennea decise di saltare i [[Giochi olimpici]], ma il pubblico italiano protestò e Mennea andò a [[Montréal]]. Riuscì a qualificarsi per la finale, ma vide l'oro finire nelle mani del giamaicano [[Don Quarrie]], mentre lui finì ai piedi del podio, quarto.<ref name="mk1" /> Lo stesso risultato, mancando di poco il bronzo, venne raggiunto nella staffetta 4x100 metri. Nel [[1978]], a [[Praga]], difese con successo il suo titolo europeo dei 200 m, ma mostrò le sue doti anche sulla distanza più breve, vinta anch'essa. In quell'anno si aggiudicò anche l'oro nei [[400 metri piani]] agli europei al coperto.
Line 107 ⟶ 106:
Mennea, soprannominato ''la Freccia del Sud'', nel [[1981]] annunciò il suo ritiro concedendosi più tempo per lo studio. Successivamente ritornò sui suoi passi e l'anno dopo prese parte agli [[Campionati europei di atletica leggera 1982|europei]] gareggiando però solo nella 4x100 che arrivò quarta.
 
Il [[22 marzo]] [[1983]] stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani, con 14"8 sulla pista dello stadio ''Comunale'' di [[Cassino]] <ref>[http://www.proformrunners.it/Default.aspx?tabid=178 Record sportivi]</ref>: questo primato è ancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da [[Usain Bolt]] a Manchester non è stato omologato dalla Federazione in quanto stabilito su pista rettilinea.
 
Successivamente partecipò alla [[Campionati del mondo di atletica leggera 1983|prima edizione dei mondiali]] che si svolse ad [[Helsinki]] dove vinse la medaglia di bronzo nei 200 e quella d'argento con la staffetta 4x100.