Teatro di via dell'Acqua: differenze tra le versioni

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Nella ''Morte del re Achab'' di Giovanni Maria Cecchi, rappresentata nel [[1559]], durante il ''Prologo'' un ''compagno del Vangelista'' descrive il palco che ancora si trova all'aperto
{{quote|L'Aquila nostra [...] intra le molte cose in che solea volar era nel far lieti spettacoli sopra questo proscenio e in questo prato|Giovanni Maria Cecchi, ''La morte del re Achab'' - ''Prologo''}}
 
Nello stesso ''Prologo'' si accenna ad uno spazio al chiuso per le rappresentazioni:
{{quote|...non abbiamo altra stanza che capace fussi di tanto popolo, che questa}}
 
Non sappiamo quando il teatro fu chiuso infatti fino al [[15 gennaio]] [[1773]] risulta funzionante e restaurato in onore di [[Pietro Leopoldo]], vi fu rappresentato ''Il Ciro riconosciuto'' del [[Metastasio]]. Nel [[1783]] documenti dell'''Archivio Comunale di Firenze'' parlano della ''"soppressa Compagnia di San Giovanni Evangelista"'' e probabilmente il teatro fu venduto nel febbraio di quello stesso anno, come si evince da questa deliberazione del Comune di Firenze