Protezione catodica: differenze tra le versioni

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Il valore comune di queste correnti (I<sub>corr</sub>=I<sub>a</sub>=I<sub>c</sub>= I<sub>m</sub>=I<sub>e</sub>) misura la velocità del processo globale di corrosione.<br />
La velocità di corrosione è quindi determinata dal più lento dei 4 processi parziali.<br />
Il metallo può allora comportarsi di caso in caso come [[anodo]] o come [[catodo]] (o talvolta anche avere entrambi i comportamenti in zone diverse della sua superficie nel caso della corrosione generalizzata, o nel caso della [[corrosione#Corrosione per aerazione differenziale| corrosione per aerazione differenziale]]). <br />
 
== Principi di funzionamento ==
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La velocità di corrosione dipende inoltre da altri fattori quali:
*il pH. Più acido è il terreno maggiore è l'azione corrosiva del terreno ;
*il contenuto di cloruri e solfati i quali esplicano un effetto depassivante e danno luogo a sali con il ferro con scarse proprietà protettive.
 
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La protezione catodica può essere attuata principalmente secondo due approcci:
* '''sistema a corrente impressa''': il metallo da proteggere è portato ad un potenziale elettrico di sicurezza mediante una corrente impressa da una [[forza elettromotrice]] (''f.e.m.''). Il collegamento deve essere tale che il metallo si comporti da [[catodo]] mentre l'anodo è una diversa parte metallica generalmente destinata a consumarsi (''anodo solubile''); nella pratica la f.e.m. è generalmente fornita da un alimentatore in [[corrente continua]] adeguato allo scopo
* '''accoppiamento galvanico''' ( o ad anodo sacrificale): il metallo da proteggere (che deve assumere la funzione di catodo) è collegato ad un metallo di tipo diverso e più elettronegativo che funga spontaneamente da ''anodo sacrificale'' (seguendo questa tecnica, il [[ferro]] da proteggere deve essere collegato con l'[[alluminio]], lo [[zinco]] o il [[magnesio]]). L'anodo sacrificale è destinato al progressivo consumo nel tempo e può essere necessaria la sua sostituzione periodica. Un utilizzo classico è quello sullo scafo metallico delle navi.
 
== Sistema a corrente impressa ==
[[Image: Cathodic Protection Rectifier.JPG|thumb|alimentatore di un sistema a corrente impressa a servizio di una condotta]]
Un sistema di protezione catodica a correnti impresse è essenzialmente composto da:
=== Dispersore anodico ===
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Il ''backfill'' ha lo scopo di:
* aumentare la superficie disperdente in modo da diminuire la resistenza verso terra;
* ridurre/rendere uniforme il consumo del materiale anodico;
* rendere omogeneo l'ambiente circostante all'anodo e di conseguenza il suo consumo, evitando in tal modo consumi localizzati che possono portare alla rottura dell'anodo.
 
Il ''backfill'' può essere costituito da polvere di coke di petrolio calcinato o bentonite granulare siggillante, in caso di contatto con falda acquifera (la polvere di carbone verrebbe asportata dall'acqua e potrebbe creare un inquinamento della stessa se utilizzata ai fini potabili).
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In fase di progettazione viene scelto anche il materiale del dispersione in base:
* alla corrente che dovrà erogare l’impianto;
* all’ambiente di posa;
* alla sua durata nel tempo.
 
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In base alla profondità di posa i dispersori si suddividono in:
* '''dispersori superficiali''': hanno un minor costo ma necessitano di ampi spazi e zone di rispetto in base nonché risentono delle correnti vaganti. Di regola vengono posati in uno scavo profondo metri 1,50 e distante almeno 100 metri dalla struttura da proteggere.
* '''dispersori profondi''': hanno un maggiore costo (legato principalmente alla trivellazione del terreno) ma necessitano di spazi più contenuti e risentono poco delle interferenze elettriche. di regola vengono posati insieme al backfill all'interno di un pozzo di profondità compresa tra tra 80 e 120 metri e diametro compreso tra 13 e 20 centimetri, ottenuto mediante perforazione di profondità normalmente. Tra la sommità del dispersore e la superficie del terreno ci deve essere uno spazio di almeno 40 metri.
 
=== Alimentatore catodico ===
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* cassetta per protezione catodica in vetroresina completa di sostegno tubolare di idonea lunghezza;
* morsettiera nodal per la giunzione dei cavi;
* basamento di fondazione in calcestruzzo di dimensioni 300x300x300 mm realizzato a profondità di 500 &nbsp;mm dal piano campagna.
 
Il punto di misura è collegato da una parte alla condotta da proteggere mediante un cavo metallico e una ''piastrina di presa di potenziale'' saldata sulla tubazione e dall'altro ad un elettrodo di riferimento permanente di rame/solfato di rame mediante cavo metallico.