Vito Guarrasi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Figlio di una agiata famiglia di possidenti di Alcamo introdotta negli ambienti nobiliari dell'isola, Vito Guarrasi è stato un controverso avvocato e manager <!-- ritenuto da molti collegato agli ambienti [[mafia|mafiosi]] dell'isola, pur non essendo mai state emesse specifiche sentenze di condanna a suo carico -->. Era un lontano cugino di [[Enrico Cuccia]] (una zia di Guarrasi era sposata con uno zio di Cuccia).
 
Nel [[1943]], con il grado di sottotenente di complemento del servizio automobilistico fu presente alla firma dell'[[Armistizio di Cassibile]] assieme al generale [[Giuseppe Castellano]], in qualità di suo aiutante di campo.
<!-- In un rapporto del 27 novembre [[1944]] indirizzato al Segretario di Stato USA, il console generale americano a Palermo [[Alfred Nester]] affermò che Vito Guarrasi, assieme ad altre personalità dell'isola, fu presente ad una riunione con alti ufficiali americani in cui si discusse se la Sicilia dovesse separarsi dall'Italia e dichiarare l'indipendenza. Il rapporto del console è significativamente intitolato: ''Formation of group favoring autonomy of Sicily under direction of Mafia.'' (formazione di un gruppo che favorisca l'autonomia della Sicilia sotto la direzione della Mafia). --<ref>[http://www.beppeniccolai.org/Mafia_criminalit%C3%A0_potere_politico.htm da Secolo d'Italia]</ref>
 
Dal 2 ottobre [[1947]] Guarrasi è socio fondatore della società cooperativa [[La voce della Sicilia]], di ispirazione socialista. Dal 7 luglio [[1948]] al 19 ottobre [[1964]] è consigliere di amministrazione della società mineraria ''Val Salso'', dedita all'estrazione e alla commercializzazione dello zolfo e dei suoi derivati.
 
Nel [[1948]] Guarrasi si candidò nelle liste del [[Fronte Popolare]]. Negli anni Cinquanta entrò nel consiglio di amministrazione del giornale comunista ''[[L'Ora]]'' di Palermo. Avvocato civilista, risulta iscritto all'albo presso il foro di Palermo il 2 maggio [[1949]].
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Guarrasi ideò e promosse un'iniziativa, poi divenuta la legge n 4 del 13 marzo [[1959]] che istituì presso il [[Banco di Sicilia]] un fondo di rotazione delle miniere di zolfo che trasferì alla regione 12 miliardi di debiti contratti da diversi proprietari delle miniere con il Banco di Sicilia stesso. Fu uno dei promotori insieme a [[Graziano Verzotto]] e [[Domenico La Cavera]] della nascita della [[So.Fi.S]] (Società per il Finanziamento dello Sviluppo in Sicilia), società finanziaria della Regione Siciliana, che fu il primo esempio di società pubblica regionale. Nei primi mesi del [[1960]] Guarrasi divenne anche consigliere di [[Enrico Mattei]], in particolare in merito alla costruzione di un metanodotto sottomarino che collegasse l'Africa alla Sicilia. La collaborazione fu di breve durata e l'incarico di Guarrasi era terminato già all'epoca della morte di Mattei (27 ottobre 1962).
 
<!-- Il pentito [[Gioacchino Pennino]] ha affermato nel [[2007]] che Guarrasi svolse un ruolo nella morte del giornalista dell'Ora [[Mauro de Mauro]], scomparso il 16 settembre del [[1970]] e il cui corpo non è mai più stato ritrovato. All'epoca il giornalista stava raccogliendo informazioni sulla morte di Mattei e sul fallito golpe del principe [[Junio Valerio Borghese]]. Pennino ritiene che Guarrasi abbia riferito indirettamente le informazioni in possesso di de Mauro ad alcuni capimafia, che avrebbero così deciso di eliminarlo <ref>[http://www.odgsicilia.it/070310de_mauro_rar.html --da Ordine dei Giornalisti]</ref>
 
<!-- Il 10 luglio [[1971]] Guarrasi è stato condannato a quattro anni di reclusione per bancarotta fraudolenta dalla 1a Sezione Penale del Tribunale di Roma. <ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/01/20/le-vittorie-gli-amici-di-vito-guarrasi.html da Repubblica]</ref>
 
Negli anni Vito Guarrasi è stato azionista, presidente o consigliere di amministrazione di più di 25 differenti società (spesso pubbliche) i cui ambiti spaziano dallo sport (presidente del [[Palermo Calcio]] dal [[1952]] al [[1960]]) all'immobiliaristica, al settore minerario e dell'estrazione di idrocarburi, al turismo e alla commercializzazione di medicinali.
 
<!-- Nel rapporto del [[1976]] del senatore [[Luigi Carraro]], relatore della commissione parlamentare antimafia si legge che:
''L'attività pubblica di Guarrasi è stata caratterizzata da rapidi successi e dalla ricerca costante di posizioni di potere... Non c'è stato settore di qualche importanza della vita economica siciliana che non ha visto impegnato in prima persona l'avvocato Guarrasi... Non sempre però queste iniziative andarono a buon fine.'' <ref>[http://www.claudiofava.it/old/siciliani/memoria/pol/pol03.htm da I Siciliani]</ref>
 
-->
<!--Nel Alla fine degli anni settanta[[1986]] Guarrasi è risultato anche iscritto alla loggia massonicadella ''Armando"Massoneria Diaz'universale di rito scozzese antico e accettato. Supremo Consiglio d' Italia" di via Roma a [[Palermo]], insieme al'esattore di Salemi [[Nino Salvo]] e al boss mafioso Salvatore Greco. -->
<ref>[[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/08/gli-uomini-della-loggia.html da Repubblica]</ref>
 
Guarrasi è stato interrogato nel 1998 come testimone al processo per mafia a carico di [[Giulio Andreotti]]. <ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/108869/109383-processo-a-g-andreotti-per-associazione-a-delinquere-di-stampo-mafioso da Radio Radicale]</ref>
 
==Note==
<references/>
 
<!-- Guarrasi è stato interrogato come testimone al processo per mafia a carico di [[Giulio Andreotti]].
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{{Portale|biografie}}