Pozzuolo del Friuli: differenze tra le versioni

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Il Censimento delle popolazione e delle abitazioni del [[2001]] individua quattro [[centro abitato|centri abitati]] e due nuclei abitati.<ref>Fonte: [http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T07S05&v=1UH07B07S050000 ''14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni''].</ref> I centri abitati sono Pozzuolo del Friuli, sede della [[casa comunale]], Zugliano-Terenzano-Cargnacco, Sammardenchia e Carpeneto. I nuclei abitati sono Casali Tosolini e Ferrarie.
 
'''Pozzuolo del Friuli''' ('''''Puçui''''' in [[lingua friulana|friulano]]) è un centro abitato di 1.672 abitanti, capoluogo del comune italiano di Pozzuolo del Friuli. Giace nei pressi della riva sinistra del torrente Cormor, a 67 {{m s.l.m.}}, ad 11 km a sud-ovest di Udine. Teatro nel [[1917]] della [[Battaglia di Pozzuolo del Friuli]], in cui il sacrificio di fanti e cavalleggeri italiani permise di rallentare l'avanzata austro-ungarica, si è sviluppato a partire dall'insediamento accentrato di Pozzuolo, già sede di due [[castelliere|Castellieri]] dell'[[Età del Bronzo]] e di un successivo insediamento romano in cui, secondo la tradizione, per volere di [[Gaio Giulio Cesare]] fu costruito il pozzo da cui il [[toponimo]], attestato per la prima volta nel [[921]], quando il castello che vi sorgeva fu donato dall'imperatore [[Berengario del Friuli]] al [[Patriarcato di Aquileia|patriarca di Aquileia]].
 
'''Zugliano-Terenzano-Cargnacco''' è un centro abitato di 3.214 abitanti del comune italiano di Pozzuolo del Friuli. Si estende sulla sinistra del torrente Cormor, a 76 {{m s.l.m.}}, a 4 km a nord-est di Pozzuolo del Friuli. Si è sviluppato a partire dagli insediamenti accentrati di [[Zugliano (Pozzuolo del Friuli)|Zugliano]] (''Çuian'' in friulano) e Terenzano (''Terençan'' in friulano), divenuti contigui lungo la [[Strada Regionale 353 della Bassa Friulana]], ed alla frazione di Cargnacco (''Cjargnà'' in friulano), situata ad est di Terenzano. Zugliano e Terenzano, abitati fin dall'epoca romana, devono il loro nome agli antichi proprietari dei poderi attorno a cui si sono sviluppati i rispettivi insediamenti: il primo è attestato per la prima volta in un documento del [[1305]], il secondo nel [[1139]]. A Cargnacco si trova il [[Tempio di Cargnacco]].
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'''Carpenéto''' ('''''Cjarpenêt''''' in friulano) è un centro abitato di 545 abitanti del comune italiano di Pozzuolo del Friuli. È posto a 2 km a nord-ovest di Pozzuolo del Friuli, a 64 {{m s.l.m.}}. L'odierno centro abitato, che fino al [[1901]] faceva parte del comune di Lestizza, si è sviluppato a partire dall'insediamento accentrato di Carpeneto, il cui toponimo, attestato per la prima volta in un documento del [[1226]], potrebbe significare «luogo piantato a [[carpinus betulus|carpino]]». L'area scoperta principale è piazza del Consiglio, ottenuta mediante l'allargamento della sede viaria principale, costituita da un tratto della SP 89 di Campoformido, nel punto in cui si incrocia con la strada comunale che porta ad [[Orgnano]]. Su piazza del Consiglio si affaccia la chiesa di Santa Maria Assunta.
 
'''Casali Tosolini''' è un nucleo abitato di 66 abitanti del comune italiano di Pozzuolo del Friuli. È posto a 5,5 km a nord-est di Pozzuolo del Friuli, a 7677 {{m s.l.m.}}. Si trova ad est di Cargnacco, lungo via Lumignacco, che è un tratto della SP 94 di Bicinicco, e lungo i tratti finali delle vie che confluiscono su questa, cioè via Buttrio e via Niccolò Paganini. Nei pressi, in via Lumignacco, si trova l'abitazione dello scultore [[Eligio De Sabbata]], nel cui ampio prato antistante sono esposte le sue opere. Si tratta di sculture di varie dimensioni (dai 20-30 cm ai 4 o 5 m), realizzate in diversi materiali (cemento, gesso, terracotta, legno).
 
'''Ferrarie''' è un nucleo abitato di 18 abitanti del comune italiano di Pozzuolo del Friuli. È posto a 1,2 km a sud-ovest di Pozzuolo del Friuli, a 54 {{m s.l.m.}}. Si trova lungo via Ferraria, tratto della SP 82 di Chiasiellis, che origina dall'incrocio con la Strada Regionale 353 della Bassa Friulana, da cui si diparte anche la SP 85 di Lavariano. L'area è interessata dalla conceria ''NatCO'', che fa capo al ''Gruppo [[Natuzzi]]'', specializzato nella produzione dei divani in pelle, e dall'industria di pavimenti e manufatti ''Molinaro''. Nella zona è presente anche un piccolo campo [[Rom (popolo)|Rom]]. Lungo via Ferraria si trova la chiesa della Santissima Trinità, risalente al [[XV secolo]], con all'interno alcuni lacerti di affreschi di quel periodo.