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Altre testimonianze porterebbe però a ritenere più plausibile l'opinione dello studioso Oakeshott, cioè che lo spadone trovasse una sua utilità principalmente nei duelli e nelle postazioni di difesa<ref>Oakeshott: ''…they had no real place in the close press of the battle. In the XV century, men began to use them in single fights and in the defence of castle or town walls….(or) to guard the banner (in the battlefield)..In the Tudor England, Colour guards who carried two-handed swords were known as “whifflers” (onomatopeiac)…''</ref>.
 
*Durante l’[[assedio di Rodi (1522)]], glii cavalieri [[Ospitalieri]], soverchiati dal numero delle forze di [[Solimano il Magnifico]] (100.000 turchi contro 7000 cristiani), disposero a difesa delle mura i loro mercenari lanzichenecchi armati di spadoni. Dopo il massacro di 20.000 dei suoi uomini, periti dando l'assalto alla roccaforte cristiana, il [[sultano]] accettò di negoziare una resa favorevole al nemico. Durante gli scontri, si distinse il violentissimo '''[[Prégeant de Bidaux]]''' (Pregianni o Pier Gianni in italiano), pirata al soldo degli Ospitalieri e già cavaliere francese che “amava la guerra, odiava i turchi”<ref>De Caro</ref>, noto per il suo fisico erculeo e per il suo mortifero spadone, capace di tranciare a metà un uomo<ref>Guglielmotti</ref>.
*Nella ''Storia Fiorentina'' di [[Benedetto Varchi]] viene citato tale capitano Goro, mercenario al soldo di [[Firenze]], che, impegnato a difendere il palazzo del comune dagli insorti volterrani, ne spacciò due usando sapientemente il suo spadone a due mani<ref>Varchi. L'episodio s'inserisce nel contesto degli scontri tra spagnoli e fiorentini del [[1529]], in occasione dell'[[Assedio di Firenze]] voluto da [[Carlo V del Sacro Romano Impero]] per ingraziarsi [[Papa Clemente VII]] de Medici.</ref>.
*Un altro fiorentino, il [[bronzista]] e [[scultore]] [[Benvenuto Cellini]], nella sua ''[[Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze]]'', cita, in occasione di un tentativo di furto a sue spese perpetrato da grassatori francesi durante il suo soggiorno a Parigi, l'uso, da parte sua, di uno spadone a due mani come insolita arma di difesa personale.