Contea di Barcellona: differenze tra le versioni

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Berà, che propugnava una politica di tregua con l'emirato di Cordova, si trovò in difficoltà, perché venne accusato dal partito avverso, detto dei Bellicisti, capeggiati dal suo fratellastro, [[Gocelone]], conte di [[Contea del Rossiglione|Rossiglione]] e d'[[Empúries]], spalleggiato dal fratello [[Bernardo I di Tolosa|Bernardo di Settimania]], di essere il responsabile della sconfitta subita dai [[Franchi]], a [[Pamplona]], nell'[[817]], a causa del suo sostegno della tregua, che a loro giudizio, era deleteria per gli interessi dell'impero dei Franchi
 
Nell'[[820]] Berà fu convocato ad Aquisgrana, dove il luogotenente di Gocelone, Sanila, formulò contro di lui l'accusa di infedeltà e tradimento; la lite fu risolta con un duello in cui Berà venne sconfitto e pertanto condannato a morte. Ma l'imperatore, Ludovico il Pio, che aveva stima di Berà e non lo riteneva un traditore, commutò la pena in esilio, che dovette scontare nella città di [[Rouen]].
 
Dopo la deposizione del conte Berà, l'imperatore Ludovico il Pio elesse un Franco, che non fosse legato alle due fazioni in lotta tra loro (quella pacifista di Berà e quella bellicista del fratellastro [[Gocelone]], spalleggiato dal fratello, che dividevano la [[Gotia]]: [[Rampò di Barcellona]].
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Nel [[1077]] realizzarono una spedizione contro [[Murcia]], che apparteneva al re [[musulmano]] di [[Siviglia]], e contro i re di [[Toledo]], [[Granada]] e [[Málaga]], che erano però alleati del re di [[Regno di León|León]] e [[Castiglia]] [[Alfonso VI di Castiglia|Alfonso VI]], che risultò un disastro. Poi alleatisi con la [[contea d'Urgell]] e con il re saraceno di [[Lleida]], attaccarono il regno di [[Saragozza]], conquistando [[Sidamon]], [[Torregrossa]], e [[Conca de Barberà]], permettendo così di ripopolare [[L'Espluga de Francolí]], nel [[1079]].
 
Nel [[1081]], rifiutarono la collaborazione del [[el Cid|Cid]], esiliato dalla Castiglia. Il Campeador, allora, al servizio di [[al-Muqtadir]], re di [[Saragozza]], nella battaglia di [[Almenar]] ([[1082]]) sconfisse la coalizione, tra cui la contea di Barcellona facendo prigioniero il conte, Raimondo Berengario II, che fu liberato dopo il pagamento del riscatto.
 
Il conte Raimondo Berengario II fu assassinato, nel [[1082]], mentre da Barcellona si recava a Girona, nell'attraversamento di un folto bosco, sembra da uno degli accompagnatori, e secondo la voce popolare, su ordine del fratello gemello, il conte Berengario Raimondo II (poi detto il Fratricida) e il titolo di conte di Barcellona, Girona ed Osona, fu ereditato dal figlio postumo, [[Raimondo Berengario III di Barcellona|Raimondo Berengario]], ancor prima della nascita sotto la tutela dello zio Berengario Raimondo II, che, nel [[1084]], vicino a [[Morella]], alleatosi nuovamente con il re d'Aragona [[Sancho Ramirez di Aragona|Sancho Ramírez]] e [[al-Mundir]], fratello di [[al-Muqtadir]] e sovrano di [[Lérida]], [[Tortosa]] e [[Denia]], fu sconfitto dal Cid. Il quale, ritornato al servizio del re di Saragozza, sconfisse un'altra volta il re di [[Lerida]], facendo prigioniero, a [[Tévar]] ([[1090]]), il suo alleato il conte di Barcellona, Berengario Raimondo II; rimettendolo però subito in libertà nacque un'amicizia sincera che portò, nel [[1103]], al matrimonio tra il nipote del conte, [[Raimondo Berengario III di Barcellona|Raimondo Berengario III]] e la figlia di Rodrigo, Maria, ed inoltre concesse al Cid il protettorato di tutte le province musulmane a sudovest della [[Catalogna]], praticamente i regni di Saragozza e Lerida, che continuarono ad esistere solo formalmente.