Vocazione: differenze tra le versioni

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La persona ha un trasporto innato nel vivere un certo tipo di vita.
Di solito si parla di vocazione religiosa, nel contesto del [[Cattolicesimo]] si parla di vocazione [[sacerdote|sacerdotale]], o di tipo monastico, che significa la voglia e la necessità interiore di seguire una chiamata. Alle vocazioni più antiche si sono aggiunte di recente quelle di consacrato in varie nuove forme, fra le quali per esempio: numerario, aggregato e soprannumerario della Prelatura [[Opus Dei]]. Numerari e aggregati vivono nel celibato apostolico, mentre i soprannumerari normalmente sono sposati o comunque possono farlo. Queste ultime sono vocazioni laicali, che comportano lo sforzo di raggiungere la santità nella vita ordinaria, come per esempio i Memores Domini legati invece a Comunione e Liberazione, o tutti coloro che sono consacrati laici in qualche congregazione religiosa (ad esempio i salesiani).
 
In ordine più laico la vocazione è comunque una tendenza innata nell'individuo che lo porta più facilmente a fare alcune cose piuttosto che altre, sente un trasporto interiore.