Batteria di flusso: differenze tra le versioni
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Una '''batteria di flusso''' è un tipo di [[Accumulatore di carica elettrica|batteria ricaricabile]], in cui [[elettrolito|elettroliti]] contenenti una o più sostanze elettroattive disciolte fluiscono attraverso una cella elettrochimica che converte l'[[energia chimica]] direttamente in [[energia elettrica]]. Gli elettroliti sono stoccati esternamente, generalmente in vasche
==Descrizione==
Tenendo conto delle definizioni date in precedenza si può definire una batteria di flusso come un tipo speciale di batteria ricaricabile in cui la dissoluzione di fluidi elettroattivi nell'elettrolito e lo stoccaggio esterno dei reagenti permettono l'impostazione dei parametri elettrici. Inoltre essendo i reagenti stoccati all'esterno si evitano fenomeni di autoscarica che sono presenti nei sistemi di batterie di primo o secondo grado.
Nei primi anni del ventunesimo secolo questo tipo di batterie è stato oggetto di studio, in particolar modo in prospettiva di un utilizzo come fonte energetica nei autotrasporti, un risultato di questi studi (ancora in corso) è stata la "Batteria di flusso semi-solido"<ref>[http://www.rinnovabili.it/il-mit-reinventa-la-batteria-ricaricabile Il MIT reinventa la batteria ricaricabile]</ref><ref>[http://www.ilperiodico.it/primopiano/arrivano-le-batterie-di-flusso-semisolide/ Arrivano le batterie di flusso semisolide]</ref>
==Distinzione dalle celle a combustibile==
Le [[celle a combustibile]] sono dispositivi atti alla conversione elettrochimica in energia elettrica in cui un combustibile e un ossidante (da cui il suffiso '''redox''' che deriva da ''reduction - oxidation'') reagiscono scambiandosi elettroni all'[[anodo]] e [[catodo]] della cella, separati da una membrana che permette lo scambio di ioni. Questi dispositivi non sono soggetti alla [[Rendimento (termodinamica)|limitazione per motori termici di Carnot]] e in linea teorica possono generare elettricità finché vengono forniti di combustibile e ossidante. Esse differiscono dalle batterie perché in una batteria la densità di energia è limitata dalla capacità d'immagazinamento del fluido, mentre le celle a combustibile, essendo rifornite esternamente, permettono la regolazione della potenza e dei parametri elettrici.
Le batterie di flusso si distinguono dalle celle a combustibile anche in quanto la reazione chimica indotta spesso è reversibile, ad esempio sono generalmente batterie di secondo tipo che possono essere ricaricate senza sostituire il materiale elettroattivo. Un altro importante aspetto nelle batterie di flusso redox è che la potenza e la densità energetica delle batterie sono indipendenti l'uno dall'altro, in contrasto con le batterie ricaricabili di secondo tipo.
Ad aumentare la confusione l'[[Organizzazione europea dei Brevetti]] classifica le celle di flusso redox (H01M8/18C4) come una sottoclasse di celle a combustibile rigenerative (H01M8/18).
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