Ministero delle comunicazioni: differenze tra le versioni

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Il primo '''Ministero delle Comunicazioni''' venne istituito il 30 aprile 1924 in sostituzione del [[Ministero delle Poste e Telegrafi]] dal [[Governo Mussolini]]: il primo Ministro, infatti, fu [[Costanzo Ciano]], padre del genero di Mussolini, [[Galeazzo Ciano]], e fu il fondatore della futura [[RAI]], Radio televisione italiana.
 
Il Ministero delle Comunicazioni venne, quindi, ripartito in due dististidistinti dicasteri il [[12 dicembre]] [[1944]], con decreto luogotenenziale n. 413 del 1944, dal [[Governo Bonomi III]], accorpando la componente dei trasporti nel [[Ministero dei Trasporti]] e quella delle poste, telegrafi e telefoni nel '''Ministero delle Poste e Telegrafi''', restituendo il dicastero soppresso dal Mussolini, che più tardi venne modificato in '''[[Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni]]'''.
 
Nel 1992 intervenne la riforma delle telecomunicazioni (Legge 29 gennaio 1992, n. 58), con la quale i servizi di telecomunicazioni e quelli telefonici passarono da una gestione statale diretta al settore delle partecipazioni statali per essere in seguito riorganizzate nella nuova società [[Telecom Italia]] S.p.A., proprio nell'estate del 1994.