Colley Cibber: differenze tra le versioni

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Dopo un debutto poco felice come attore, Cibber divenne un commediografo popolare scrivendo lavori originali ed adattando testi per il teatro, divenendo un impresario teatrale autorizzato. Assunse la direzione del ''Teatro Reale di Drury Lane'' nel 1710 mostrando grandi attitudini dal punto di vista commerciale, anche se meno dal punto di vista artistico. Nel 1730, Cibber venne nominato [[poeta laureato]], una nomina che procurò lo sdegno di [[Alexander Pope]] e di altri critici che lo fecero oggetto di feroce [[satira]]. Fuori dal palcoscenico fu un abile giocatore d'azzardo e fu tra gli investitori nella [[Bolla della South Sea Company|South Sea Company]].<ref>Ashley, p. 63</ref>
 
Negli ultimi due decenni della sua vita, Cibber rimase una importante figura nella società dell'epoca e villeggiava nei migliori centri termali dell'[[Era georgiana]] come [[Royal Tunbridge Wells]], [[Scarborough (North Yorkshire)|Scarborough]] e [[Bath]].<ref>Ashley, p. 161; Barker, p. 238</ref> Fu amico dello scrittore [[Samuel Richardson]], dell'attrice [[Margaret Woffington]] e della poetessa Laetitia Pilkington.<ref>Ashley, pp. 162–164; Barker, p. 240</ref> All'età di settantatresettantatré anni, Cibber fece la sua ultima apparizione sulle scene con il personaggio di ''Pandulph'' nel suo lavoro ''Tyrannie papale sous le règne du Roi [[Giovanni d'Inghilterra|Jean]]'' al [[Covent Garden]] il 15 febbraio 1745), una misera parafrasi dell'opera di Shakespeare.<ref>Fone, B. R. S. (1968) "Introduction", In: ''An Apology for the Life of Colley Cibber'', Ann Arbor: University of Michigan Press, p. xiv</ref> Nel 1750 si ammalò gravemente e raccomandò a succedergli nel titolo di [[poeta laureato]], il suo amico e protetto Henry Jones.<ref>Ashley, p. 166; Barker, pp. 255–256</ref> Cibber, comunque, si riprese e Jones, invece, passò nel dimenticatoio.<ref>Ashley, p. 166; Barker, pp. 256–257</ref> Cibber morì all'improvviso nella sua casa in Berkeley Square a Londra, nel dicembre 1757, lasciando esigui lasciti a quattro dei suoi cinque figli superstiti, lasciò 1.000 sterline a ciascuna delle sue nipoti, Jane ed Elizabeth (le figlie di Theophilus), e il resto del suo patrimonio alla figlia maggiore Catherine.<ref>Barker, pp. 257–258; Koon, p. 180</ref> Colley Cibber venne sepolto il 18 dicembre probabilmente nella Grosvenor Chapel in South Audley Street.<ref name=odnb>Salmon, Eric (September 2004; online edition January 2008) "Cibber, Colley (1671–1757)", ''[[Oxford Dictionary of National Biography]]'', Oxford University Press, [http://www.oxforddnb.com/view/article/5416 retrieved 11 February 2010]</ref><ref>''British Chronicle'', 19–21 December 1757; and ''Notes and Queries'', (1893) vol. III, p. 131 and (1894) vol. VI, p. 12 quoted in Barker, p. 259; Parish records quoted by Koon, p. 178</ref>
 
==L'''Autobiografia''==