Ministro della Real Casa: differenze tra le versioni

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Il '''ministro della Real Casa''' è, negli stati monarchici, il gentiluomo incaricato di seguire gli ''affari privati'' del monarca. In alcuni stati e in determinati periodi ha svolto anche un ruolo politico, come in Italia con [[Urbano Rattazzi iuniore|Urbano Rattazzi]], che influenzò le scelte di [[Umberto II d'Italia|Umberto II]] e, in seguito, col [[Pietro d'Acquarone|duca d'Acquarone]], che ebbe un ruolo di contatto tra [[Vittorio Emanuele III]] e gli esponenti degli ambienti che favorirono la caduta del [[governo Mussolini]].
 
Nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] il ''Ministro della Real Casa'' era preposto al ''Ministero della Real Casa'', un [[ufficio (diritto)|ufficio]] complesso, strutturato in direzioni e sezioni come i ministeri dell'amministrazione statale, competente ad amministrare i beni della corona e della [[lista civile]]. Non faceva parte del governo ma la sua nomina fu fatta rientrare, dal regio decreto 14 novembre 1901, n. 466, tra le attribuzioni del [[Consiglio dei ministri]]. Il Ministero della Real Casa, unitamente alla ''Casa militare'' (diretta dal ''Primo aiutante di campo del Re''), alla ''Casa civile'' (diretta dal ''[[Prefetto#Altri significati|Prefetto di palazzo]]'') e ad alcuni altri uffici minori, costituiva la ''Real Casa''.
 
[[Categoria:Ministeri per delega|Real Casa]]