Generation X (Marvel Comics): differenze tra le versioni

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== Storia editoriale ==
Molti membri di Generation X debuttarono durante il crossover ''Phalanx'' pubblicato in America durante l'estate del [[1994]]. Alieni extraterrestri dotati di una intelligenza collettiva, i Phalanx tentarono di assorbire la maggior parte dei giovani mutanti terrestri con lo scopo di non permettere loro di contrastare un'invasione futura. Nel settembre di quello stesso anno, Generation X n. 1 venne pubblicato diventando subito un cult grazie ai complessi disegni di [[Chris Bachalo]] ed ai realistici dialoghi di [[Scott Lobdell]]. Il duo abbandonò però la serie nel [[1997]], facendo subentrare lo seneggiatoresceneggiatore [[Larry Hama]] ed il disegnatore [[Terry Dodson]] che svelarono le origini e le vicende che si nascondevano dietro la famiglia St. Croix, uno dei misteri nonché punto centrale della trama degli ultimi anni. Ignorando la precedente sceneggiatura di Lobdell, Hama spiegò che Monet era il risultato dell'unione delle due gemelle St. Croix; Emplate il loro fratello maggiore Marius, che grazie ad alcuni esperimenti di magia nera e viaggi interdimensionali era diventato dipendente dal midollo osseo mutante per sopravvivere; Penance fu rivelata essere Monet, trasformata da un incantesimo del fratello e sua principale fonte di sostentamento. [[Jay Faerber]], successore di Hama, tentò di far risalire le vendite inserendo nuovi elementi come l'apertura dell'istituto anche agli umani e l'entrata in scena di Adrienne Frost, sorella di Emma, come co-direttrice dell'istituto. Come parte dell'iniziativa ''[[X-Men (fumetto)#Revolution|Revolution]]'' che coinvolse le varie X-testate, [[Warren Ellis]] e [[Brian Wood]] presero le redini della serie nel [[2000]]: tuttavia anche se le vendite ricominciarono a salire il nuovo ''editor-in-cief'' della Marvel [[Joe Quesada]] decise di chiudere Generation X nel [[2001]] con l'uscita n. 75.
 
=== Dopo la serie ===