John Erickson: differenze tra le versioni

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|Epoca = 1900
|Nazionalità = britannico
|PostNazionalità = , massimo esperto occidentale della guerra sul [[fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]] durante la [[seconda guerra mondiale]], viene tutt'ora considerato in Occidente lo storico più autorevole e attendibile sulla storia militare dell'[[Unione Sovietica]]<ref>{{Cita|Bellamy2010| p. XVIII (introduzione)|Bellamy 2010 |harv=s}}</ref>}}
 
==La carriera accademica==
 
John Erickson frequentò il St.George College a [[Cambridge]] e servì nei Servizi di informazione britannici dal [[1946]] al [[1949]]. Insegnò alle Università di St.Andrews ( [[1958]]-[[1962]]), di [[Manchester]] ([[1962]]-[[1967]]), e di [[Edimburgo]] ([[1967]]-[[1988]]). Durante la [[Guerra Fredda]] fu anche consigliere [[NATO]] e svolse alcuni incarichi diplomatici informali. Erickson fu anche Membro della Royal Society di Edimburgo ( [[1982]]) e Membro della British Academy ( [[1985]]).
Avrebbe terminato la sua carriera accademica come Professore Emerito e Membro Onorario in Studi della Difesa dell'Università di Edimburgo, dopo essere stato anche Professore incaricato nelle università dell'[[Indiana]],di [[Yale]] e del [[Texas]].
 
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==Le opere==
 
La sua perfetta padronanza della lingua russa e il suo approccio imparziale e freddamente documentato alla storia militare dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale sul fronte orientale, gli guadagnarono grande reputazione e gli permisero di ottenere dalle autorità sovietiche un'inconsueta libertà nella valutazione di documenti e fonti degli archivi riservati e della letteratura sovietica. Sulla base di queste fonti prima inaccessibili e di una completa bibliografia classica, John Erickson scrisse le sue opere monumentali sulla storia militare dell'Unione Sovietica, sul ruolo di [[Stalin]] nella direzione politico-militare e sulla guerra sul fronte orientale<ref>{{Cita|Glantz2010| p. 449|Glantz 2010 |harv=s}}</ref>.
 
Le opere più importanti di Erickson furono nel [[1962]] ''The Soviet High Command'', dedicato alla storia militare sovietica dalle origini fino all'inizio dell'attacco tedesco nel [[1941]], e soprattutto la magistrale narrazione dettagliata in due volumi dedicata alla storia del fronte orientale, principalmente dal punto di vista sovietico: ''The road to Stalingrad'' (pubblicato nel [[1975]]) che termina con l'accerchiamento della [[6. Armee (Wehrmacht)|VI Armata]] tedesca a [[Stalingrado]] ([[23 novembre]] [[1942]]), e ''The road to Berlin'' (del [[1983]]), che si conclude con una lunga narrazione della [[battaglia di Berlino]]. Le due opere, considerate imprescindibili a livello internazionale, non sono mai state tradotte in italiano.
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Oltre a queste opere fondamentai, Erickson scrisse anche numerosi altri lavori secondari dedicati alla storia militare, alla guerra con mezzi corazzati, al pensiero militare sovietico, ed inoltre partecipò a numerosi programmi televisivi dedicati alla storia della guerra sul fronte orientale.
 
Lo stile di scrittura particolarmente complesso di Erickson rende la lettura delle sue opere non agevole e presuppone una conoscenza preliminare non superficiale dell'argomento; tuttavia l'asciutta prosa dello storico inglese, l'imparzialità delle sue argomentazioni e la completezza della sua narrazione rendono le sue opere vere pietre miliari indispensabili per la comprensione del periodo storico<ref>{{Cita|Glantz2010| p. 15|Glantz 2010 |harv=s}}</ref>.
 
==Giudizi==
 
Alcuni dei massimi storici militari contemporanei hanno reso omaggio nelle loro estese bibliografie, al termine di alcune loro famose opere dedicate alla seconda guerra mondiale, alla maestria, alla completezza e alla imparzialità dei lavori di John Erickson. Già il grande storico [[A.J.P. Taylor]] descrisse l'opera di Erickson come: "il miglior libro mai scritto in qualsiasi lingua sulla Guerra combattuta dall'Unione Sovietica" (recensione su ''The observer''<ref>{{Cita|Erickson2002| p. quarta di copertina |Erickson 2002 |harv=s}}</ref>). [[John Keegan]], forse il più prestigioso storico inglese contemporaneo vivente, in ''Uomini e battaglie della Seconda guerra mondiale'', definisce "capolavori" le opere di Erickson (elevandolo su tutti gli altri storici mondiali che hanno scritto della guerra mondiale sul fronte orientale)<ref>{{Cita|Keegan1989| p. 603|Keegan 1989 |harv=s}}</ref>. Infine [[Gerhard L. Weinberg]] (storico americano autore di una celebrata opera sintetica sulla guerra: ''A world in arms'', trad.ital. "Il mondo in armi", UTET 2007), affianca l'opera di Erickson a quella di Earl Ziemke (massimo storico della guerra all'est, analizzata dal punto di vista tedesco) in cima alla lista della bibliografia specifica sull'argomento<ref>{{Cita|Weinberg2007| p. 1245|Weinberg 2007 |harv=s}}</ref>.
 
L'opera di Erickson, praticamente sconosciuta in Italia, rimane un punto fermo fondamentale per la conoscenza e la comprensione di una pagina importantissima della seconda guerra mondiale e per un'analisi documentata e attendibile del ruolo dei protagonisti (Stalin, i vari generali sovietici e anche i [[leader]] occidentali della guerra mondiale), affiancata solo negli ultimi anni dalla prolifica produzione del grande storico militare americano [[David Glantz]].
 
==Opera completa==
 
 
* The Soviet High Command 1918-1941:A Military-Political History 1918-1941, St Martin's Press (Macmillan), London, 1962
* Panslavism , Routledge & Kegan Paul, for The Historical Association, London, 1964