Giovanni Filopono: differenze tra le versioni

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=== Il De Aeternitate Mundi contra Proclum ===
 
Filopono si confronta quindi nel 529 con il ''De Aeternitate Mundi contra Proclum'', con un comune assunto della filosofia neoplatonica restituita ad Aristotele di Alessandria. A questa impostazione, che nella contesa pertanto si caratterizza come filosofico-pagana, il nostro autore confuta la posizione aristotelico-neoplatonica di Proclo della teoria dell'Eternità del mondo. Pertanto qui Filopono manifesta e vuole affermare apertamente il punto di vista cristiano, che fa dell'aristotelismo una sua base strumentale pur procedendo contro alil suo assunto. Si riconduce nel caso al concetto di creazione realizzata nel tempo, non eterna, proprio del cristianesimo e fondato sulla [[Bibbia]]. In ciò i riferimenti sono nella [[Genesi]], ma anche, nel campo filosofico, al ''Timeo'' di Platone. Il dibattito nel caso si riconduce alla distinzione tra due essenze, onde contestare alla filosofia aristotelica il concetto di etere, la sostanza eterna che comporrebbe i corpi astrali.
 
Da questa ricerca trae spunto una molteplicità di approfondimenti che riportano la filosofia al campo della teologia, in una scuola di Alessandria che acquista sempre maggiore importanza nell'Impero dopo la soppressione di quella di Atene, chiusa in quello stesso 529 dall'intransigenza cristiana di Giustiniano. La scelta cristiana di Filopono per la scuola di Alessandria sarà anche l'opzione che assicurerà il successo alle tesi qui esposte, a fronte di una società sempre più cristianizzata e allo stesso tempo eviterà le persecuzioni e il clima di intolleranza che alla fine avrebbe spento la scuola di Atene.