Quirino (divinità): differenze tra le versioni

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Secondo [[Servio Mario Onorato|Servio]], Quirino è il [[Marte (divinità)|Marte]] ([[Plutarco]] riporta il termine di ''Ennyalios'', ovvero un dio guerriero<ref name="Plutarco29,1"/>) che presiede alla pace e secondo [[Georges Dumézil]] questo indica che il dio è il patrono della "terza funzione", cioè della sfera produttiva delle attività umane.
 
I miti di Quirino sono rari. Uno si riferisce alla fondazione della città di [[CuriCures Sabini|Cures]] da parte di [[Modio Fabidio]], un figlio del dio. Il principale concerne l'assimilazione di [[Romolo]] a Quirino, in quanto il primo re di [[fondazione di Roma|Roma]] era definito da Plutarco ''valoroso'' e dio ''armato di lancia''.<ref>[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 28, 1-3.</ref><ref name="Plutarco29,1"/> Contemporaneamente, [[Ersilia]], sua moglie, assumeva il nome di [[Hora Quirini]].
[[Aulo Gellio]] testimonia di aver letto sui libri [[pontefice massimo (storia romana)|pontificali]] che al dio erano associate nelle preghiere anche la dea [[Hora]] e le dee Virites<ref>Aulo Gellio, ''Notti Attiche'', [http://www.thelatinlibrary.com/gellius13.html XIII], 23, 1</ref>. Secondo Dumézil le Virites rappresenterebbero le individualità componenti la massa dei cittadini protetti da Quirino<ref>Georges Dumézil, ''La religione romana arcaica'', p. 153. Milano, Mondadori, 1977. ISBN 8817866377.</ref>