Paolo Toschi (incisore): differenze tra le versioni

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Ammesso alla corte ducale, come molti intellettuali parmensi del tempo ([[Pietro Giordani]], [[Macedonio Melloni]], [[Antonio Gallenga]]) si avvicinò agli ideali [[liberalismo|liberali]] e [[risorgimento|risorgimentali]]: solo la stima di cui godeva presso la duchessa gli evitò l'esilio, ma le sue idee politiche gli costarono la destituzione dalle cariche che ricopriva sotto il ducato di [[Carlo III (Parma)|Carlo III]] ([[1849]]). Nel [[1850]] venne reintegrato nel suo ufficio, ma si spense pochi anni dopo. Maria Luigia chiamò a succederlo nella carica di direttore della Scuola d'incisione di Parma [[Carlo Raimondi]], suo allievo e principale collaboratore.
 
L'"[[Liceo artistico statale Paolo Toschi|Istituto Statale d'Arte Paolo Toschi]]", in viale Toschi a Parma, prende il suo nome.
 
==Onorificenze==