Anacleto González Flores: differenze tra le versioni

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Secondo di dodici figli nati dalla famiglia povera di Valentín González Sanitiz e Maria Flores Navaho, Anacleto González Flores fu [[battezzato]] il giorno dopo la sua nascita. Un amico del sacerdote della famiglia riconobbe in lui una buona intelligenza e gli suggerì di entrare in seminario, in cui eccelse, tanto da guadagnarsi il soprannome di ''Maestro''. In seguito capì però di non avere la vocazione e dopo aver svolto diversi lavori, iniziò a studiare legge alla ''Escuela Libre de Derecho'' a [[Guadalajara (Messico)|Guadalajara]], diventando avvocato nel 1922.
 
Anacleto era molto religioso, ogni giorni assisteva alla [[Messa]] e svolgeva altri atti di carità come visitare i prigionieri ed insegnare il catechismo nelle parrocchie. Nel [[1925]] ricevette da [[Papa Pio XI]] la [[Croce pro Ecclesia et Pontifice]] "in riconoscimento alla sua opera di evangelizzazione a favore dei più bisognosi ed in difesa della religiosità dei fedeli messicani"<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/92571 Biografia di Anacleto Flores su Santi e Beati]</ref>. Flores fu anche un attivista [[cattolico]]: era fondatore e capo dell'"Associazione cattolica della gioventù messicana" e del giornale ''La Palabra'', dal quale attaccava l'[[anticlericalismo]] del governo di [[Plutarco Elías Calles]]. Era anche il fondatore ed il presidente dell'"Unione Popolare", istituita per organizzare i cattolici nella resistenza alle persecuzioni contro la Chiesa.
 
Inizialmente Anacleto sostenne la resistenza passiva contro il governo, venendo definito il "Gandhi messicano". Nel 1926, tuttavia, avendo appreso dell'omicidio di quattro membri dell'associazione cattolica della gioventù messicana, entrò a far parte della "Lega nazionale per la difesa della libertà religiosa", sostenendo così la ribellione dei Cristeros. Anacleto non imbracciava le armi, ma faceva discorsi di incoraggiamento e scriveva opuscoli, nei quali sosteneva la causa dei Cristeros contro il governo anticlericale; dava anche sostegno economico, vitto, alloggio e vestiti a chi lo richiedeva.