Guglielmo il Maresciallo, II conte di Pembroke: differenze tra le versioni

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Figlio di [[Guglielmo il Maresciallo]] e di [[Isabella di Clare, IV contessa di Pembroke|Isabella di Clare]] venne allevato alla corte di re [[Giovanni d'Inghilterra]] dal [[1205]] al [[1212]] così che il re potesse assicurarsi della lealtà del Maresciallo. Nel [[settembre]] [[1214]] si sposò con una giovane nobile che morì improvvisamente l'anno dopo lasciandolo senza figli.
Quando scoppiò la [[prima guerra dei baroni]] nel [[1215]] Guglielmo si schierò dalla parte dei nobili subendo la scomunica papale che fu tuttavia ritirata nel [[1217]] quando decise di rientarerientrare nelle schiere reali, infatti combatté la [[battaglia di Lincoln]] a fianco del padre.
Nel [[1219]] il vecchio Maresciallo rese l'anima a Dio e Guglielmo gli succedette nel titolo di [[conte di Pembroke]] ed in quello di [[Maresciallo d'Inghilterra]], questo lo rese uno degli uomini più potenti del paese e per consolidare ancora di più la propria posizione, nel [[1224]], sposò la piccola [[Eleonora Plantageneto]], la sposa aveva nove anni e lui trentaquattro. Nel [[1223]] Guglielmo combatté contro [[Llywelyn Fawr ap Iorwerth]] che aveva attaccato i suoi possedimenti nel [[Pembroke]], la sua azione venne coronata dal successo, tuttavia il reggente del giovane [[Enrico III d'Inghilterra]] ritenne che questo mostrava l'eccessiva forza del conte e lo attaccò a sua volta. Una volta che Guglielmo divenne [[Gran Giustiziere]], nel [[1225]] allontanò il reggente De Lacy risolvendo così il problema.
Negli anni successivi fondò in [[Irlanda]] un'abbazia e due castelli, e nel [[1226]] venne rimosso dal suo ruolo di [[Gran Giustiziere]] per la sua opposizione al trattamento verso un nobile irlandese durante una campagna militare.