Jules Guesde: differenze tra le versioni

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{{S|politici|francesi}}
{{Bio |Titolo = |Nome = Jules|Cognome = Bazile|PostCognome = detto Guesde|PostCognomeVirgola = |ForzaOrdinamento = |PreData = |Sesso = M|LuogoNascita = Parigi|LuogoNascitaLink =|LuogoNascitaAlt = |GiornoMeseNascita = 11 novembre|AnnoNascita = 1845|NoteNascita = |LuogoMorte = Saint-Mandé|LuogoMorteLink = |LuogoMorteAlt = |GiornoMeseMorte = 28 luglio|AnnoMorte = 1922|NoteMorte = |PreAttività = |Attività = politico|Epoca = 1800|Epoca2 = 1900|Attività2 = giornalista|Attività3 = |AttivitàAltre = |Nazionalità = francese|NazionalitàNaturalizzato = |PostNazionalità = |Categorie = |FineIncipit = |Immagine =}}
Per mezzo del suo giornale [[L'Egalité]] (1877-1883), si impegnò per la diffusione in [[Francia dopo il 1870|Francia]] delle [[marxismo|idee marxiste]]. Nel 1882 fondò con [[Paul Lafargue]] il [[Partito Operaio (Francia)|Partito operaio]] che prenderà il nome di ''Partito operaio francese''.
[[Immagine: Jules Guesde 02.jpg|thumb|right|230px| Jules Guesde alla fine dell'800]]
 
==Primi passi nel giornalismo militante==
Figlio di un professore di scuola privata, Jules Bazile, dopo aver condotto studi classici ed essersi diplomato nel [[1863]], prese servizio presso la [[Prefettura]] di [[Parigi]] come addetto alla direzione della Stampa. Collaborò prestissimo a giornali repubblicani, mettendosi in luce per le audaci posizioni di aopposizioneopposizione al regime imperiale; è in questa occasione che scelse come pseudonimo il cognome della madre Eléonor Guesde.
 
Questi anni sono quelli di una formazione politica progressivamente sempre più spostata a sinistra. A un giornalista del ''Matin'' che nel [[1893]] lo intervistava sul suo itinerario politico, rispose che era divenmtato repubblicano sotto l'[[Secondo Impero|impero]] leggendo di nascosto ''[[Les Châtiments|Châtiments]]'' di [[Victor Hugo]], [[ateismo|ateo]] leggendo la ''[[Critica della Ragion Pura]]'' di [[Immanuel Kant|Kant]] e infine [[socialismo|socialista]] grazie alla [[Comune di Parigi]].
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A tal fine, lanciò con [[Paul Lafargue]]<ref>Genero di Marx, di cui sposò nel 1868 la figlia [[Laura Marx|Laura]]</ref> il giornale ''L'Égalité'' (che apparirà, con qualche interruzione, tra il [[1877]] e il [[1883]]), che diffuse in Francia delle idee che, accanto al marxismo, manifestavano influenze del pensiero democratico francese, da [[Louis Auguste Blanqui|Blanqui]] a [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]. In effetti, [[Friedrich Engels|Engels]] ironizzò così in una lettera ad un amico: {{Citazione|''Quello che qui chiamano "marxismo" è di certo un articolo molto speciale, al punto che Marx ha detto a Lafargue: «Quello che è sicuro, è che '''io''' non sono marxista».''<ref>Friedrich Engels, ''Lettera a E. Bernstein'', 2 novembre 1882</ref>}}
 
Il gruppo «''collettivista''» diretto da Guesde riucìriuscì ad ottenere la maggioranza al Congresso operaio di [[Marsiglia]] del [[1879]], preludio alla fondazione, nel [[1882]] del [[Partito Operaio (Francia)|Partito operaio]]. Il PO assunse in seguito ([[1893]]) il nome di Patito operaio francese, per evitare le calunnie della propaganda nazionalista: tuttavia il POF restò fino ala fine fedele alla propria visione [[internazionalismo|internazionalista]]
 
Sorsero presto divergenze tra i dirigenti, riguardo alle condizioni per la presa del potere e le relazioni del partito con la giovane [[Terza repubblica francese|Repubblica]]. Per i «''possibilisti''», guidati da [[Paul Brousse]] e [[Jean Allemane]], conveniva fare, al più presto, le «''riforme possibili''», piuttosto che attendere una rivoluzione la cui realizzazione appariva poco probabile.
 
In quell'epoca Guesde incarnava la linea dura del movimento operaio, contraria ad ogni compromesso con le «''forze borghesi''». Nel corso di questa fase fondativa della [[sinistra (politica)|sinistra]] francese, egli incarnò l'archetipo del militante povero, incorruttibile, in perenne viaggio per tutta la Francia per diffondere il socialismo rivoluzionario.
Guesde pubblica libri, opuscoleopuscoli e articoli; guida, nonostante la sua salute cagionevole, centinaia di manifestazioni socialiste. Si rivela anche un buon organizzatore: struttura con rigore il partito secondo una logica piramidale di grande efficacia, in cui ogni livello è animato da militanti, spesso di origine operaia, totalmente devoti, se non sottomessi, alla celebre «''disciplina guesdista''», che stpiscestupisce simpatizzanti e avversari per il suo rigore. D'altra parte il Partito operaio è internazionalista e intrattiene stretti legami con i partiti operai stranieri, soprattutto con il [[Partito socialdemocratico tedesco]].
 
Il Partito Operaio conosce rapidi successi. Conta appena 2.000 membri nel [[1889]], cresce in forza (20.000 militanti nel 1902) e conquista molti grandi Comuni, soprattutto [[Roubaix]], che resta il santuario del movimento (la «''Roma del Socialismo''») fino al 1914<ref>Nel partito ci sono molti operai dell'industria, pochi minatori, pochi braccianti. Molti dei dirigenti provengono dalla piccola borghesia e sono stabili nei loro ruoli, ciò che spiega senza dubbiiodubbio la rigidità dottrinale del PO (e dei partiti che ne derivarono) fino alla [[Prima Guerra mondiale|guerra del 1914]].</ref>.
Il PO raggiunse il suo punto elettorale più alto alle elezioni legislative del [[1893]]<ref> Il Partito Operaio ottenne allora 300.000 voti. Riscese a 186.000 nel 1902, poi (nel 1906) ne ha solo 176.000 benché si fosse appena fuso con i [[blanquismo|blanquisti]] di [[Edouard Vaillant]]. Il peso dei militanti dei partiti di sinistra resta inoltre molte inferiore a quello degli iscritti ai sindacati che contano allora più di 200.000 membri (che tuttavia vanno raffrontati con i circa 2 milioni dei sindacati britannici nel 1910). Meno dell'1% degli operai era membro del POF, il partito raccoglieva appena il 3,5% dei suffragi.</ref>.
 
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Nel [[1902]] il '''Partito Operaio Francese''' di fuse con il '''Partito Socialista Rivoluzionario''' di [[Édouard Vaillant]] (di tradizione [[blanquismo|blanquista]]) per formare il '''Partito Socialista di Francia'''. Guesde pretese che tale unificazione si basasse sulla condanna di ogni tattica «''participazionista''»; tale posizione fu confermata nel [[1904]], nel corso del [[Seconda Internazionale|Congresso operaio di Amsterdam]]<ref>
Lo scontro tra Jaurès e i suoi avversari fu rabbioso. [[August Bebel]], favorevole a Guesde, deplorò che «''le fatali controversie, delle quali la democrazia socialista soffre tanto, durino ancora''». L'oratore cita allora le parole di Jaurès di dieci anni prima, che usa ora contro di lui: «Il socialismo non può acettareaccettare una porzione del potere, deve gestire l'intero potere. Noi possiamo collaborare a riforme parziali - e in effetti vi collaboriamo. Ma un partito che si propone la riforma totale della società, la sostituzione di un principio di proprietà e di vita con un altro principio, non può accettare che il potere nella sua integrità. Se ne avesse solo una parte, non ne avrebbe niente: infatti questa influenza parziale sarebbe neutralizzata dai principi dominanti della società presente. I grandi interessi nemici si spaventerebbero senza che si potesepotesse sconfiggerli: l'ideale nuovo non sarebbe affatto realizzato, ma compromesso, e ci sarebbe una crisi capitalista dalla quale il socialismo non sopravviverebbe''».</ref>.
 
*'''La SFIO'''
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Ciononostante la corrente riformista di [[Jean Jaurès]], detta «''socialista indipendente''», guadagna inesorabilmente terreno in Francia. Nel [[1905]] il '''Partito socialista di Francia''' di Guesde e il '''Partito socialista francese''' di Jaurès si fusero per formare la [[SFIO]] (Sezione Francese dell'Internazionale Operaia).
 
La fusione del partito di Guesde nella '''SFIO''' era legato al rifiuto, sancito dalla nuova organizzazione, del «''partecipazionismo''». Tuttavia, nonostante questo successo tattico, il declino della corrente guidata da Guesde divenne rapidamente evidente. Se i «''guesdisti''» portano nella SFIO la lorocapacitàloro capacità militante, le loro pubblicazioni e il loro apparato dottrinario, essi conoscono un declino inesorabile accentuato senza dubbio dallo stato di salute di Guesde, sempre più precario, che gli impedisce di svolgere un ruolo decisivo.
 
La sua corrente fu isolata soprattutto nelle questioni internaziomaliinternazionali ma più ancora verso i sindacati. L'adozione (nel congreessocongresso della [[Confédération générale du travail|CGT]] del [[1906]]) della ''Carta di [[Amiens]]'', che affermava il principio dell'indipendenza nei confronti delle organizzazioni politiche, fu possibile grazie alla messa in minoranza (da parte sia dei rifomistiriformisti che dei rivoluzionari) dei ''guesdisti''. Con quel congresso si sancì la rottura definitiva della CGT con la Federazione Sindacale Internazionale.
 
L'iniziativa di Guesde ebbe però ancora alcuni momenti di grande notorietà, come nel marzo [[1910]] quando, in perfetto accordo con la '''CGT''', fu il solo deputato della '''SFIO''' a votare contro la legge delle pensioni per operai e contadini che egli definì un «''furto legislativo''» che si aggiungeva al «''furto padronale''» (a causa del prelievo operato da società finanziarie sui salari). Era la stessa posizione sostenuta da [[Paul Lafargue]] al congresso della '''SFIO''' nel 1910<ref>{{fr}}Paul Lafargue [http://www.marxists.org/francais/lafargue/works/1910/00/lafargue_19100000.htm Intervento contro la legge sulle pensioni]</ref>.
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Denunciò {{Citazione|questo articolo 2 che, istituendo un prelevamento sui salari operai, aggrava la miseria operaia, rende più penosa ai lavoratori la vita quotidiana e riduce risorse familiari già insufficienti.}}
 
Egli si oppose alla [[Massoneria]], che considerava una «''alletaalleata della borghesia''» e «''nociva alla classe operaia''», come disse nel congresso socialista di [[Limoges]] del 1906. Tuttavia, munerosinumerosi massoni aderivano al POF, al punto che sembrava ne costituissero una importante corrente.
 
==La Grande Guerra e l'ingresso nel governo==
*'''La guerra per la Rivoluzione'''
 
Tre giorni dopo l'assassinio di Jean Jaurès, che stava cercando di organizzare uno sciopero generale per la pace in Francia e in [[Germania]], Guesde votò, con piena consapevolezza, l'«''Union sacrée''» (sacra Unione) di tutti i partiti in difesa della Patria. Si richiamava al manifesto del POF, del 1893<ref>Jules Guesde e Paul Lafargue, {{fr}}''[http://www.marxists.org/francais/lafargue/works/1893/01/pl18930123.htm Socialisme et patriotisme]'', 23 janviergennaio 1893 </ref>, nel quale si affermava che i socialisti combattono per la pace, ma non a qualsiasi costo<ref>E.Melmoux, T. Mitzinmacker, ''100 personnages qui ont fait l'histoire de France'' Bréal, p. 189 {{fr}}[http://books.google.fr/books?id=Z1KqEd4j79oC&pg=PA188&lpg=PA188&dq=Jules+Guesde+L%27Egalit%C3%A9&source=web&ots=OF4AGSz_EG&sig=9emSxkEo6XwJFl9UY8FVFVy3CgA&hl=fr&sa=X&oi=book_result&resnum=4&ct=result#PPA189,M1]</ref>: {{Citazione|l'internazionalismo non è né lo svilimento né il sacrificio della patria}} e {{Citazione|La Francia non avrà difensori più ardenti dei socialisti e del movimento operaio}}
[[Immagine:Jules Guesde Portrait.jpg|thumb|right|Jules Guesde all'inizio della guerra]]
 
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*'''La vecchia casa'''
 
Dopo l'armistizio, al Congresso di [[Tours]] della '''SFIO''', scelse «''la vecchia casa''» (la SFIO), seguendo [[Léon Blum]] e [[Jean Longuet]], contorcontro la maggioranza che creò la '''Sezione Francese dell'Internazionale Comunista''', che divenne il [[Partito Comunista Francese]]. Tuttavia le sue ultime riflessioni politiche lo avvicinarono alla rivoluzione bolscevica
allora ancora incerta in Russia, benché fosse in disaccordo con la [[Rivoluzione d'Ottobre]], contrariamente a quella di [[Rivoluzione di Febbraio|Febbraio]]. Egli diceva allora: {{Citazione|Vegliate sula Rivoluzione Russa.}}
 
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==Al centro della storia della Sinistra francese==
===L'eredità===
Jule Guesde ha lasciato tracce profonde in tutte le componenti attuali della '''Gauche''' francese. Oltre che un personaggio storico importantissimo, egli è anche un punto di salfdaturasfaldatura molto forte tra i partiti comiunisticomunisti e socialisti dei giorni nostri.
 
Ancora oggi, infatti, il rapporto tra un partito rivoluzionario e il sistema parlamentare è ancora al centro della riflesioneriflessione teorica della nostra epoca. Questa difficoltà, mal risolta, è stata causa dell'indebolimento e delle scissioni del '''POF''' e una delle spiegazioni del suo declino.
 
L'opinione pubblica e i militanti socialisti hanno progressivamente sposato le scelte strategiche dei cd. «''Indipendenti''» come [[Alexandre Millerand|Millerand]] e soprattutto di [[Jean Jaurès|Jaurès]] che appariva alla vigilia del conflitto mondiale, il leader assoluto dei socialisti francesi. Alla convinzione di una crisi definitiva del capitalismo, rapidamente seguita dalla rivoluzione socialista, si era sostituita poco a poco la fede nella vittoria parlamentare definitiva.
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Un esempio delle sue visioni si ha nell'atteggiamento nel corso della vicenda dell'[[Affaire Dreyfus]]. Certamente egli credeva che il capitano [[Alfred Dreyfus|Dreyfus]] fosse innocente, e lo affermava pubblicamente, tuttavia non volle associarsi attivamente alle campagne "dreyfusarde". Disse nel novembre [[1900]]: {{Citazione|Così io sono stato dreyfusardo, cioè nel limite della lotta contro il militarismo senza limiti che giungeva a minacciare, con la copertura di un governo complice, un vero colpo di Stato<ref>In: Jacques Macé, ''Paul et Laura Lafargue. Du droit à la paresse au droit de choisir sa mort.'', Paris, L'Harmattan, pp. 152, 2001</ref>.}}
Aggiunse in seguito {{Citazione|soprattutto non si doveva imporre al proletariato di operare per la salvezza di un uomo, mentre il proletariato ha da salvare la propria classe, l'intera umanità!}} e concluse che {{Citazione|c'è una vittima particolare che ha diritto a una campagna speciale; tale vittima è uno dei membri della classe dirigente, è un paitanocapitano di Stato Maggiore, è l'uomo che, ancora nella gioventù, forte di una ricchezza prodotta dal furto operato sugllisugli operai sfruttati dalla sua famiglia e libero di diventare un uomo utile, libero di servire l'umanità grazie alla scienza che i suoi milioni gli hanno garantito, ha scelto invece quella che chiamano la ''carriera militare''.<ref> In: Jacques Macé, ''Paul et Laura Lafargue. Du droit à la paresse au droit de choisir sa mort.'', Paris, L'Harmattan, pp. 152, 2001</ref>}}. A causa dell' ''Affaire'' ruppe il buon rapporto di fiducia tra Guesde e [[Paul Lafargue]], il quale voleva effettivamente impegnarvisi: {{Citazione|Il partito operaio, che è un partito politico, non può disinteressarsi delle questioni che agitano il paese...<ref>in: Jacques Macé, ''Paul et Laura Lafargue. Du droit à la paresse au droit de choisir sa mort.'', Paris, L'Harmattan, pp. 153, 2001</ref>.}}
 
Atteggiamento simile Guesde conserverà allo scoppio dello [[scandalo di Panama]]