Stemma di Napoli: differenze tra le versioni
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Uno dei primi simboli usato dalla città fu il [[cavallo (araldica)|cavallo]], usato nella [[monete|monetazione]] del comune di Napoli posteriore a [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]], metà del [[XIII secolo]], e ancor oggi presente sull'emblema della [[provincia di Napoli]]. La prima attestazione documentarie dell'uso dello stemma attuale è forse un sigillo presente su un documento del [[31 gennaio]] [[1488]] e perciò una delle prime ipotesi degli studiosi fu che lo stemma di Napoli discendesse da quello dei sovrani [[aragonesi]] (le famose [[barre d'Aragona]]) per il fatto che su i due simboli sono presenti gli stessi colori e che la sua adozione fosse avvenuta posteriormente alla loro conquista del [[regno di Napoli]] avvenuta nel [[1442]] ad opera di [[Alfonso V d'Aragona]]. In realtà il fatto che due rappresentazioni di quello che potrebbe essere l'emblema napoletano siano presenti in due documenti di epoca [[Angioini|angioina]] porterebbe ad anticipare la nascita del simbolo stesso.
[[File:Aragon Arms.svg|left|150px|thumb|Stemma d'Aragona]]
Il primo documento, i ''Regia carmina'', è del [[secolo XIV]] e si tratta di un [[panegirico]] in onore di re [[Roberto d'Angiò]], opera probabilmente di [[Convenevole da Prato]], composto tra il [[1328]] e il [[1336]]; in questo [[codice miniato]] è presente una [[miniatura]] in cui un [[vessillifero]] porta due insegne, la principale e più grande è la bandiera della casa reale di Francia (d'azzurro seminata di [[Giglio araldico|gigli]] d'oro), a cui gli Angioini appartenevano, mentre la seconda è più piccola ed è una semplice bandiera divisa verticalmente di colore rosso-oro; bisogna considerare che nel medioevo le bandiere venivano ottenute dagli stemmi mediante una rotazione di 90°. Dagli studiosi questo secondo simbolo, non immediatamente collegabile con niente di conosciuto all'epoca, è stato spesso ritenuto “[[Allegoria|allegorico]]” oppure da identificare con l'[[
Il secondo documento è un portolano la cui stesura risale agli anni [[1325]]-[[1330]] ad opera di [[Angelino Dalorto]], in cui a differenza di opere coeve, a Napoli non viene assegnata l'insegna angioina ma una bandiera bicolore, del colore della [[pergamena]] nella parte dell'asta e rossa nell'altra metà. Un commentatore dell'opera avverte che «non si tratta dello stemma del reame, ma soltanto della città».<ref>''L'origine dello stemma di Napoli...'', pag. 189</ref>
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