Francesco Monti: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il pittore omonimo bolognese|[[Francesco Monti (
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==Biografia==
Il bresciano Francesco Monti, detto il ''Brescianino delle Battaglie'', fu allievo di [[Pietro Ricchi]], detto il ''Lucchese'', e di [[Jacques Courtois]], detto il ''Borgognone delle
Dipinse in varie città d'Italia, come [[Genova]], [[Roma]], [[Venezia]], dove ebbe modo di vedere le opere di [[Johann Elismann]] (1604-1698) e del [[Brisighello]] (1679-1750), [[Napoli]], dove conobbe le opere di [[Salvator Rosa]] ed in [[Germania]], e infine si fermò a [[Parma]], dove istituì una scuola. Fra i suoi allievi ricordiamo [[Giovanni Canti]], [[Ilario Spolverini]], [[Angiolo Everardi]] detto il ''Fiamminghino'', [[Lorenzo Comendich]].
Anche uno dei suoi figli, Giuseppe, ne seguì le orme come pittore di battaglie, tuttavia non raggiunse l'abilità del maestro, essendo inferiore nell'uso del colore.
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Lavorò per la corte ducale di [[Parma]] e nel 1681 entrò stabilmente al servizio dei [[Farnese]], restandovi fino al 1695.
I dipinti del Monti sono caratterizzati da ampi spazi «che si perdono fra il fumo e la polvere», dal groviglio di armati in primo piano con cavalieri disarcionati e cavalli che s'impennano nell'ultimo istante di vita. Oltre alle battaglie, eseguì dipinti a tema religioso e marine in cui si vede l'influsso di [[Pieter Mulier]], detto ''Tempesta'', con cui era in amicizia.
Le sue opere non sono rare, ma spesso sono classificate come appartenenti alla scuola del Borgognone.
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