Emin Pascià: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a [[Oppeln]], [[Slesia]], da una famiglia [[ebreo|ebraica]] di origine [[tedeschi|tedesca]] che si era trasferita a [[Neiße]] quando Emin aveva due anni. Dopo la morte del padre avvenuta nel 1845, sua madre si risposò e si convertì al [[protestantesimo]]; lei ed i figli vennero battezzati secondo il rito [[luteranesimo|luterano]]. Emin studiò nelle [[Università di Breslavia]], [[Königsberg i. Pr.|Königsberg]] e [[Berlino]], laureandosi comein medicomedicina nel 1864. Lasciò la [[Germania]] con l'intenzione di stabilirsi a [[Costantinopoli]] per entrare nel servizio dell'[[impero ottomano]].
 
Viaggiando attraverso [[Vienna]] e [[Trieste]], sostò ad [[Antivari]] nel [[Montenegro]], dove, fino al 1870, lavorò come funzionario medico addetto alla quarantena nel porto locale. Terminato questo incarico si unì al personale di [[Ismail Hakki Pascià]], governatore di una provincia dell'[[Albania]] settentrionale, e durante il suo servizio viaggiò per tutto l'impero ottomano, sebbene i dettagli relativi a questo periodo risultino scarsi.
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A questo punto adottò il nome di “Mehemet Emin” (in arabo ''Muhammad al-Amin''), ma non ci sono fonti ufficiali riguardo ad una sua presunta conversione all'[[Islam]]. Nella capitale sudanese aprì uno studio medico e iniziò a collezionare varie specie di piante, animali e uccelli, molte delle quali vennero spedite nei vari musei europei.
Nel 1876 [[Charles George Gordon]], l'allora governatore dell'Equatoria, nominò Emin capo ufficiale medico della provincia e gli affidò alcune missioni diplomatiche in [[Buganda]] e [[Bunyoro]].
 
== Governatore dell'Equatoria ==