Gregorio Allegri: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:GregorioAllegri.png | thumb | left | Gregorio Allegri]]
Sacerdote, [[cantore]] e compositore, Gregorio Allegri nacque a [[Roma]] nel [[1582]]. Fu il primo dei tre figlioli del cocchiere milanese Costantino, ad essere iscritto dal padre nella prestigiosa scuola di [[Chiesa di San Luigi dei Francesi|S. Luigi dei Francesi]] a Roma; pochi anni dopo lo seguiranno, in ordine, i fratelli [[Domenico Allegri|Domenico]] e Bartolomeo. Le notizie contenute nel contratto di ingresso presso S. Luigi, rivelano che, diversamente da quanto ritenuto da Fétis<ref>Probabilmente anche sulla scorta di Charles Burney, che nella nota a piè di pagina 275 del suo ''Present State of Music in France and Italy'' del 1771, così scrisse: «Gregorio Allegri was a descendant of the famous painter Correggio, whose family-name was Allegri».</ref>, Gregorio non apparteneva alla famiglia del Correggio.; Ilil suo cognome derivava infatti da quello del nonno paterno Allegro (il padre era infatti «Constantinus quon.[dam] Alegri»).
 
Dal 24 maggio 1591, «in nono suae aetatis anno»<ref>ALBERTO CAMETTI, ''La scuola dei «pueri cantus» di S. Luigi dei francesi in Roma e i suoi principali allievi (1591-1623): Gregorio, Domenico e Bartolomeo Allegri, Antonio Cifra, Orazio Benevoli'', Fratelli Bocca, Torino, 1915, p. 597.</ref>, fu alloggiato presso il maestro di S. Luigi, [[Giovanni Bernardino Nanino]], con il quale conviveva anche il fratello [[Giovanni Maria Nanino]]; lì svolse il suo apprendistato, ed ebbe quali compagni Gregorio Picher, Simeone Huguet, [[Vincenzo Ugolini]], [[Antonio Cifra]], Filippo Fortani, a cui subentrò il fratello più piccolo di Gregorio, [[Domenico Allegri]], e un Giacomo Antonio.
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Più tardi ottenne un altro beneficio nella cattedrale di [[Tivoli]], che, secondo quanto afferma [[Alberto Cametti]], non era vincolato alla residenza; si tratterebbe perciò di una concessione particolare poiché il [[beneficio ecclesiastico]], consistente in una rendita economica, era legato all'obbligo della residenza<ref>Alberto Cametti riferì che tale obbligo non fu presumibilmente osservato né per il beneficio di Tivoli, né per quello di Fermo; A. CAMETTI, ''Op. cit.'', pp. 602-603.</ref>.
 
Nel [[1650]] fu nominato direttoremaestro ''pro tempore'' della Cappella Sistina, dove rimase fino alla sua morte avvenuta alle tre antimeridiane del 17 febbraio [[1652]]. Fu inumato a [[Santa Maria in Vallicella]] nella cripta del collegio dei cantori della cappella vaticana. [[Andrea Adami]] disse ancora di lui «era anco aggiunta alla sua virtù una singolar bontà di costumi. Tanto a i poveri, che aveva sempre alla sua porta di Casa, quanto a i carcerati, che quotidianamente visitava, faceva larghe limosine, come mi ha attestato un suo scolare ancor vivente Uomo degno d'ogni credito»<ref>A. Adami, ''Op. cit.'', pp. 199-200.</ref>.
 
== Gregorio Allegri e il suo Miserere ==