Guerra preventiva: differenze tra le versioni
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In un classico approccio, la difesa è limitata ad una risposta ad un attacco armato, a norma dell' Articolo 51 della [[Carta delle Nazioni Unite]]. Tuttavia, in seguito alla pratica degli Stati, una minaccia imminente che provenga da Paesi vicini o il disturbo da forze nemiche dal territorio straniero possono giustificare gli attacchi preventivi. Gli esperti legali fanno riferimento alla ''[[vicenda Caroline]]'' del 1837 quando le [[Esercito britannico|forze britanniche]] in [[Canada]] attraversarono il confine con [[Stati Uniti]] e uccisero diversi ribelli canadesi ed un cittadino americano che si preparavano all'offensiva contro gli inglesi in Canada. Gli [[Stati Uniti]] respinsero i presupposti legali del caso Caroline. Nel 1842, U.S. [[Segretario di Stato]] [[Daniel Webster]] sottolineò che la necessità di una reazione violenta deve essere: ''"instantanea, travolgente, non lasciando alcuna scelta dei mezzi e nessun momento di deliberazione."''
Il primo teorico della guerra preventiva fu [[Carl Schmitt]], giurista e
La teoria della guerra preventiva fu largamente ripresa da [[Leo Strauss]], allievo e collaboratore di Schmitt.
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