Lancia Dedra: differenze tra le versioni

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|immagine2=Lancia Dedra.jpg
|didascalia2=Vista posteriore della Dedra prima serie
}}La '''Lancia Dedra''' è un'[[Automobile|autovettura]] [[berlina]] media prodotta dalla casa automobilistica [[Italia|italiana]] [[Lancia (azienda)|Lancia]] a partire dal [[1989]] fino al [[2000]]. Debuttò ufficialmente in Italia nell'[[aprile]] del 1989, destinata ad affiancare e poi a sostituire la [[Lancia Prisma]], che, dopo sei anni di carriera, faticava ormai a reggere la concorrenza delle vetture più moderne. Si poteva considerare come una versione a tre volumi e quattro porte della seconda generazione della [[Lancia Delta]], uscita però molto più tardi, nel [[1993]], con un frontale leggermente diverso.
 
==Storia e contesto==
La Lancia Dedra è stata sviluppata su un pianale unico, sul quale trovarono collocazione [[Fiat Tipo]] ([[1988]]), [[Fiat Tempra]] ([[1990]]) e [[Alfa Romeo 155]] ([[1992]]). L'idea del Gruppo [[Fiat]] nata sul finire degli [[Anni 1980|anni ottanta]] era quella di realizzare, a partire da un unico pianale (per motivi di economie di scala), tre vetture di classe media dai caratteri e dai bacini d'utenza ben distinti, con caratterizzazioni specifiche: buon rapporto qualità/prezzo per la Tipo, praticità e versatilità per la Tempra (notevole la capacità del bagagliaio, sia in versione berlina che familiare) unita anch'essa ad un prezzo concorrenziale, sportività per l'Alfa 155 ed eleganza per Lancia. Da menzionare anche la [[Lancia Delta]] di seconda serie, uscita, come premesso sopra, nel [[1993]], e sviluppata anch'essa sullo stesso pianale. Quest'ultima non ha però riscosso il successo commerciale sperato.
Le vetture derivate da questo progetto commerciale riscossero tutte un buon successo commerciale, non senza però qualche difetto (in particolare problemi all'impianto elettrico, stando alle segnalazioni degli allora automobilisti), che andò in parte ad intaccare l'immagine di auto solida ed economica, cavallo di battaglia del Gruppo [[Fiat]].
 
Il disegno della Lancia Dedra, frutto dell'istituto [[I.DE.A]], le ha prodottopermesso di ottenere un [[coefficiente di resistenza aerodinamica]] eccellente, pari a soltanto 0.29. Il momento era piuttosto favorevole per la Lancia: l'ammiraglia [[Lancia Thema|Thema]] era stata ristilizzata solo da un anno e, nonostante fosse sul mercato da cinque anni, incontrava ancora molteun ottimo preferenzesuccesso, la Delta prima serie, in produzione dal [[1979]], non finiva mai di sorprendere e grazie ai continui successi nelle competizioni stava vivendo una seconda giovinezza, la piccola [[Autobianchi Y10|Y10]] (venduta in [[Italia]] col marchio [[Autobianchi]]) era anch’essa stata oggetto di un restyling ed anche per lei le vendite andavano a gonfie vele.
 
[[File:Lancia Dedra SW rear 20080801.jpg|thumb|left|200px|Vista posteriore della Dedra Station Wagon seconda serie]]
Il compito della Dedra era impegnativo: doveva infatti raccogliere l'eredità della [[Lancia Prisma]], che aveva lanciatorilanciato il [[marchio]] [[Lancia (azienda)|Lancia]] nel settore delle berline medie a tre volumi, ampliandone se possibile il suo bacino d'utenza. Basata sul pianale della "cugina" Fiat Tipo e di dimensioni leggermente maggiori rispetto alla sua antenata (lunghezza 4,34 metri - larghezza 1,70 metri – altezza 1,43 metri – passo 2,54 metri), la Dedra si presentava e si poteva considerare come una sorta di vice ammiraglia, e cioè come una vettura in grado di soddisfare chi cercava una berlina elegante ma non voleva o non poteva acquistare una vettura del segmento superiore, come la Thema. La Dedra ha esordito sul mercato nel [[1989]], presentando un disegno molto classico e di poco differente da quello della Prisma, pur avendo una linea più al passo con i tempi e risultando una berlina elegante. Il frontale esibiva la caratteristica [[Calandra (veicoli)|calandra]] delle Lancia di allora, e i gruppi ottici posteriori rettangolari orizzontali erano divisi per colore a seconda della funzionalitàfunzione, secondo gli standard del tempo.
 
L'intento della Lancia era quello di realizzare un modello che richiamasse l'idea di prestigio, esclusività, personalità e comodità, realizzato con un livello elevato di equipaggiamento e con uso di materiali pregiati (per esempio l'Alcantara); così come l'attenzione ai particolari quali le vernici speciali ed i cerchi in lega e anche all'isolamento acustico e alla ventilazione.
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Vennero introdotte anche la Dedra Integrale (a [[Trazione integrale|quattro ruote motrici]]) e una versione 2.0 con il cambio automatico.<ref>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/08/Dedra_anche_automatica_co_0_9205088445.shtml|Dedra anche automatica, "Corriere della Sera" dell'8 maggio 1992|14-10-2009}}</ref>
 
Un rinnovamento più pesante venne effettuato nel [[1993]], con l'introduzione di finestrini realizzati con vetri Solarcontrol, in grado di filtrare le radiazioni luminose e quindi diminuire il calore all'interno dell'abitacolo, una gamma di 10 colori diversi, modifiche all'imbottitura dei sedili anteriori e piccoli accorgimenti per migliorare sicurezza e abitabilità.<ref name = Dedra>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/08/piu_sicura_piu_comoda_Dedra_co_0_9301084153.shtml|Più sicura e più comoda la Dedra formato '93, "Corriere della Sera" dell'8 gennaio 1993|14-10-2009}}</ref> L'aggiornamento è stato effettuato dopo una fredda accoglienza da parte del pubblico italiano, che solo dopo quattro anni dal debutto cominciò ad apprezzare seriamente la vettura;<ref name = Dedra /> infatti, di circa 250mila esemplari prodotti dal [[1989]] al [[1992]], il 50% fu venduto in [[Germania]], dove l'auto è stata particolarmente apprezzata.<ref name = Dedra />
{{citazione necessaria|L'intera gamma Lancia, compresa la Dedra, venne poi ritirata dai mercati dicon [[senso di marcia|guida a destra]] l'anno successivo. }}
 
Nel [[1994]] la Dedra venne ristilizzata anche nell'esterno, ed era riconoscibile per i gruppi ottici posteriori, ora di colore rosso con centralmente una fascia bianca dove erano collocati gli indicatori di direzione e i fari di retromarcia, e per la calandra, ora con i listelli cromati. Venne modificato anche il terminale dell'impianto di scarico, in modo da non renderlo più visibile guardando da dietro la parte posteriore della vettura. In conseguenza di ciò venne modificato anche il paraurti posteriore eliminando il passaggio del tubo di scarico posteriore. Inoltre venne introdotta la versione [[station wagon]], che riscosse un buon successo, grazie alla sua notevoleottima capacità di carico.<ref>{{Cita web|http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/07/Dedra_sedici_valvole_per_una_co_0_940707156.shtml|Dedra, sedici valvole per una bellezza familiare, "Corriere della Sera" del 7 luglio 1994|14-10-2009}}</ref>
 
L'ultimo aggiornamento fu effettuato nel [[1998]], ed è riconoscibile da fari anteriori più sottili e color fumè, paraurti totalmente in tinta con la carrozzeria, maniglie nere derivate dalla Delta e, avantreno di origine [[Fiat Marea]], nuovi cerchi in lega e fari posteriori totalmente rossi, con centralmente una parte brunita in cui erano collocati frecce e luci di retromarcia. Vennero inoltre modificati i pannelli porta e i rivestimenti, mentre negli interni era stato inserito lo stesso cruscotto della Delta.
Tutti i motori benzina ricevettero le 16 valvole.
 
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==Versioni==
 
LaCome già detto, la Dedra è stata oggetto di varie rivisitazioni in chiavenella meccanica. La prima, nel corso del 1992, per adeguare i motori d'esordio al dispositivo catalitico (con conseguente ridimensionamento delle prestazioni) e l'introduzione delle versioni HF di cui la 180cv a [[trazione integrale]], e la seconda, fra gli anni 1994 e 1998, che hanno visto l'introduzione dei bialberi 16v.
 
===Versioni d'esordio gamma 1989===