Cimbelino: differenze tra le versioni

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== Trama ==
===Antefatto===
Durante l'[[Impero Romano]]. [[Cunobelino|Cimbelino]], [[Sovrani leggendari della Britannia|re di Britannia]], ha avuto dalla sua prima moglie tre figli: due maschi, Guiderio e Arvirago e una femmina, Imogene. I due bambini, vent'anni prima, sono stati misteriosamente rapiti, e di loro non si è saputo mai più nulla: perciò Cimbelino, ignorando la sorte dei figli, ha nominato Imogene sua erede al trono. In seguito, il sovrano è rimasto vedovo, e si è risposato con una bella e giovane vedova che da un precedente matrimonio aveva avuto un bambino, Cloteno, che ha circa l'età dei suoi figli. Si auspicava il matrimonio tra il ragazzo e Imogene, ma la ragazza, spaventata dai modi crudi e rozzi del fratellastro, si è invece innamorata di un suo amico di infanzia, Postumo Leonato, un povero e onesto gentiluomo allevato a corte da Cimbelino. I due si sono sposati, ma il matrimonio ha vita breve: il padre di lei, che non vede di buon occhio quelle nozze, costringe la figlia a divorziare: l'uomo partirà per l'esilio, e lei rimarrà reclusa nelle sue stanze finché non si deciderà a sposare Cloteno.
[[File:FirstFolioCymbeline.jpg|thumb|200px|La prima pagina di ''Cimbelino'' nel First Folio del 1623]]
===La storia===
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== Origini ==
=== Fonti ===
La trama è vagamente basata su un raccontopersonaggio distorico, Goffredoil di[[Sovrani Monmouthleggendari circa ildella Britannia|monarca britannico]] [[Cunobelino]], realmentedalla esistito''[[Historia Regum Britanniae]]'' di [[Goffredo di Monmouth]]. Shakespeare, tuttavia, adatta liberamente la leggendatradizione e aggiunge sottotrame completamente originali. Notevole è però in questo senso l'influenza di Giovanni Boccaccio: la sottotrama della scommessa di Iachimo deriva in gran parte (con qualche modifica) dalla storia II. 9 del Decameron.<ref> I protagonisti di questa novella, la genovese Zinevra e suo marito Bernabò, sono infatti vittime della truffa di Ambrogiuolo, che si introduce in una cassa nella camera della donna per truffare l'uomo, con cui aveva fatto una scommessa sulla fedeltà della moglie. Bernabò, convinto che la moglie lo abbia tradito, chiede al servo di ucciderla, ma Zinevra viene risparmiata, e scappa vestita da uomo in Medio Oriente, diventando consigliera del sultano. A palazzo incontrerà Ambrogiuolo, che non sapendo di avere davanti la donna che ha rovinato, le racconta la storia. Zinevra fa convocare a corte il marito e svela la sua identità: il truffatore invece viene condannato a morte.</ref> <ref> F. D. Hoeniger, "Two notes on Cymbeline," Shakespeare Quarterly, vol. 8, n. 1 (inverno, 1957), p. 133,</ref> <ref> J. M. Nosworthy, prefazione al ''Cymbeline: Second Series'' (1955): p.xxiv citazione:
"... non è possibile eliminare completamente il debito dovuto a Boccaccio. La descrizione della camera da letto di Imogene, ad esempio, non deve nulla al racconto inglese, ma dobbiamo solo guardare al Decameron per scoprire una stanza in cui una candela brucia, piena di immagini appese, tutto attentamente osservato da Ambruogiuolo, e per riconoscere immediatamente un perfezionamento del dettaglio che scatenò la fantasia di Shakespeare e fece fluire la sua poesia dalla penna."</ref>