Illuminazione museale: differenze tra le versioni
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L’edificio si caratterizza per autonomia funzionale e compositiva, pur ricalcando l’impianto tradizionale del museo del XIX secolo.
Sia all’esterno sia all’interno c’è la volontà di dare importanza al colore, con uno studio attento e variegato delle superfici murarie (trattate con diverse texture e colori chiari) e con inserti in acciaio e infissi rifiniti con smalti dalle tinte accese.
Il sistema di illuminazione è altamente sofisticato, misto – basato sulla mescolanza della luce naturale e di quella artificiale
===[[Museo dell'Ara Pacis]] a [[Roma]]===
[[Immagine:Roma Ara pacis augustae Meier.jpg|thumb|150px]]
Il nuovo [[Museo dell'Ara Pacis]] progettato da [[Richard Meier]] ha un impianto molto più arioso del precedente. Si accede da un ambiente in penombra da cui non si ha una vista sull'ara, per entrare poi nell'ampia sala vetrata in cui il monumento si trova inondato di luce naturale. Una terza sala ospita i frammenti non ricollocati nella ricostruzione e alcuni rilievi dell'Ara Pietatis. Il guscio vetrato è stato studiato attentamente per evitare l'"effetto gabbia" di un reticolo strutturale troppo fitto e per filtrare la luce, pur mantenendo la sua naturalezza. Si tratta di un involucro di 1500 m
==Collegamenti esterni==
* [http://www.illuminoso.info/museod'orsay.htm Museo d'orsay]
* [http://www.arapacis.it/sede/il_progetto_meier Ara Pacis a Roma]
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