Croce greca: differenze tra le versioni

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Con la [[chiesa del Gesù]] a [[Roma]] e con la modifica del progetto di San Pietro, gli esperimenti sulla pianta a croce greca possono definirsi conclusi, attraverso l'impianto dell'armonia rinascimentale nel più pratico modello a croce latina. Tuttavia, durante il [[Architettura barocca|Barocco]], [[Pietro da Cortona]] realizzò la [[chiesa dei Santi Luca e Martina]] a Roma facendo ricorso ad una croce greca leggermente allungata; sempre riconducibili ad una croce greca allungata sono la [[chiesa di San Carlo ai Catinari]], sempre a Roma, e la cappella della [[Sorbona]], a [[Parigi]].
 
Se nell'arte ortodossa e dell'Europa Orientale la croce greca è stata utilizzata fino ad oggi senza soluzione di continuità, nel mondo cattolico occidentale questa tipolgiatipologia è stata ripresa in seguito al Rinascimento solo occasionalmente.
 
In epoca [[Architettura neoclassica|neoclassica]], merita di essere ricordata la croce greca del [[Pantheon (Parigi)|Pantheon]] di Parigi, un imponente edificio costruito dall'architetto [[Jacques-Germain Soufflot]].