Imerio di Prusia: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a ''Prusias ad Hypium'' in [[Bitinia]] (nei pressi della moderna [[Düzce]] in Turchia) all'inizio del IV secolo; suo padre era il retore Ameinias.
Nacque a [[Prusa]] in [[Bitinia]] all'inizio del IV secolo; suo padre era il retore Ameinias. Sposò una discendente dei filosofi [[Minuciano]], [[Nicagora]], [[Plutarco]], [[Musonio]] e Sesto; ebbe un figlio maschio, Rufino, che morì giovane dopo aver dimostrato una certa disposizione per l'oratoria, e una figlia che gli sopravvisse. Era un ricco possidente, con proprietà in [[Armenia]] e probabilmente in Tracia.
 
Studiò ad [[Atene]], fino al 340 circa, e lì praticò da sofista. Aprì una scuola, e tra i suoi discepoli vi furono [[Gregorio Nazianzeno]] e [[Basilio di Cesarea]]. AbbandonòOttenne Atenela cittadinanza ateniese, durantedi ilcui regnoandava dimolto [[Giulianofiero (imperatoree, romano)|Giulianosuccessivamente, divenne un membro dell'[[Areopago]],. aSposò causauna discendente dei contrastifilosofi con[[Minuciano]], [[ProeresioNicagora]], [[Plutarco]], [[Musonio]] e viSesto; tornòebbe soloun figlio maschio, Rufino, che morì giovane dopo laaver mortedimostrato diuna certa disposizione per l'oratoria, e una figlia che gli questisopravvisse.
 
Imerio dedicò un'orazione, probabilmente attorno al [[351]], a [[Costanzo II]] e ai suoi due cugini, [[Costanzo Gallo|Gallo]] e [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]]; quando, nel [[361]], Giuliano divenne imperatore, invitò Imerio, che probabilmente aveva conosciuto ad Atene nel 355 e che era pagano come lui, a [[Costantinopoli]]. Fu a Costantinopoli che Imerio dedicò un'orazione a [[Vettio Agorio Pretestato]], nominato proconsole di Acaia, e una al prefetto del pretorio [[Saturnino Secondo Salustio]].
Morì molto anziano, soffrendo di epilessia e cieco.
 
Dopo la morte di Giuliano, nel [[363]], Imerio rimase in Oriente, forse a Prusias, e tornò ad Atene solo dopo la morte del suo avversario [[Proeresio]], nel [[366]], per riprendere ad insegnare.
 
Morì molto anziano, forse dopo il 380, soffrendo di epilessia e cieco. Era un ricco possidente, con proprietà in [[Armenia]] e probabilmente in Tracia.
 
== Bibliografia ==
* «Himerius 2», [[PLRE]] I, p. 436.
* Robert J. Penella, ''Man and the word: the orations of Himerius'', University of California Press, 2007, ISBN 9780520250932, pp. 1-7.
 
[[Categoria:Sofisti]]