Storia dell'elettrochimica: differenze tra le versioni

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Nel [[1772]] lo studioso Becaria scoprì che facendo passare una scintilla (ad esempio ottenuta da una batteria di [[Bottiglia di Leida|bottiglie di Leida]]) sull'[[ossido di zinco]] poteva essere prodotto [[zinco]].<ref name=MH1/>
 
[[File:Esp-galvani.gif|thumb|left|200px|Esperimento di Luigi Galvani sull'elettricità animale. Il disegno illustra l'eccitazione a distanza del nervo crurale di una rana per effetto di una scintilla rilasciata dal conduttore di una macchina elettrostatica.]]
La nascita dell'elettrochimica coincide con gli esperimenti di [[Luigi Galvani]] sull'[[Galvanismo|elettricità animale]], descritti nel suo saggio ''De Viribus Electricitatis in Motu Musculari Commentarius'' ([[1791]]).<ref>[http://cis.alma.unibo.it/galvani/textus.html Luigi Galvani, ''De viribus electricitatis in motu musculari'' - traduzione]</ref><ref name=pillars>{{en}} [http://electrochem.cwru.edu/encycl/art-p05-pillars-of-ec.htm Ashok K. Shukla e T. Prem Kumar, ''Pillars of Modern Electrochemistry: A Brief History'' (2008).]</ref> Gli esperimenti di Galvani consistevano nel collegare a degli [[elettrodo|elettrodi]] i muscoli di una rana [[Dissezione (anatomia)|dissezionata]]. Nel suo saggio Galvani asserì che i tessuti animali siano impregnati da una "forza vitale", che egli chiamò "elettricità animale", la quale attiva il muscolo quando questo è posto a contatto con due metalli differenti. Egli credeva che tale forma di elettricità fosse differente da quella generata dai fulmini o prodotta artificialmente per strofinamento e paragonò i muscoli alle superfici elettrizzate di una [[bottiglia di Leida]].<ref name=ppp>[http://ppp.unipv.it/VoltaGalvani/Pagine/PrincipRif.htm Il dibattito Volta-Galvani]</ref> A tale spiegazione si contrappose quella di [[Alessandro Volta]], il quale pensava che i muscoli si comportassero come un [[elettroscopio]], per cui la causa reale della contrazione muscolare fosse dovuta a quella che lui definì "elettricità metallica", originata dalla differente natura dei metalli posti a contatto.<ref name=ppp/> A partire da tali considerazioni, nel [[1799]] Alessandro Volta costruì la prima [[Pila (elettrotecnica)|pila]],<ref>[http://www.liceorussell.it/documenti/volta.pdf 1799-1999 I duecento anni della pila di Volta]</ref> chiamata appunto "[[pila di Volta]]". Tale dispositivo era costituito da diversi elementi disposti "a pila" (da cui il nome), ciascuno formato a sua volta da un dischetto di [[rame]] e un dischetto di [[zinco]] separati da feltro o cartone imbevuto da una [[soluzione (chimica)|soluzione]] acquosa.