Scienze motorie e sportive: differenze tra le versioni
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In campo scolastico, tale definizione andò a sostituire quella di [[educazione fisica]] (nella scuola secondaria) e educazione motoria (nella scuola primaria) nel 2004, con la [[Riforma Moratti]], mentre in campo universitario fu usata come denominazione delle facoltà universitarie nate del vecchio [[I.S.E.F.]].
In base al n° 178, istitutivo della [[laurea]] in Scienze Motorie, settimo comma dell'articolo 2: "il diploma di laurea in scienze motorie ''non abilita all'esercizio di attività professionali sanitarie'' di competenza dei laureati in [[medicina]] e [[chirurgia]], e di quelle di cui ai profili professionali disciplinati ai sensi dell'articolo 6 comma tre del [[decreto legislativo]] [[30 dicembre]] [[1992]] n. 502 e successive modifiche ed integrazioni”.
Quanto sopra è stato confermato con la legge 21 aprile 2011, n. 63 (in G.U. n. 104 del 6 maggio 2011), intitolata «Abrogazione dell'articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27, in materia di equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, e disposizioni relative al conseguimento della laurea in fisioterapia da parte di studenti e laureati in scienze motorie». Tale norma ha abrogato l'equipollenza tra i due percorsi di studi, che comunque non fu mai attuata, non essendo stato istituito con decreto ministeriale il «corso su paziente» che era previsto nell'articolo 1-septies della legge 3 febbraio 2006, n. 27. Per essere ammessi al corso di laurea in fisioterapia un laureato in scienze motorie deve quindi prima superare la prova di selezione e successivamente potrà chiedere all'università il riconoscimento dei crediti formativi relativi agli esami sostenuti negli insegnamenti in comune tra i due corsi.
▲In base al n° 178, istitutivo della [[laurea]] in Scienze Motorie, settimo comma dell'articolo 2: "il diploma di laurea in scienze motorie ''non abilita all'esercizio di attività professionali sanitarie'' di competenza dei laureati in [[medicina]] e [[chirurgia]], e di quelle di cui ai profili professionali disciplinati ai sensi dell'articolo 6 comma tre del [[decreto legislativo]] [[30 dicembre]] [[1992]] n. 502 e successive modifiche ed integrazioni”.
== Durata del corso ==
Il [[corso di laurea]] aveva inizialmente, negli anni di transizione da I.S.E.F. a corso di Laurea, una durata di 4 anni per i nuovi iscritti, mentre per i diplomati ISEF che volevano conseguire il pieno titolo di laureati furono attivati, in quel periodo, dei corsi integrativi con esami e una [[tesi]] finale. Circa il rigore di quelle procedure, messe in piedi spesso senza un controllo procedurale sufficiente, vi furono numerose contestazioni. A seguito della [[riforma dell'università]] anche questo [[corso di laurea]] è stata omologato alla modalità 3+2, ossia 3 anni di laurea di base e 2 di laurea specialistica/magistrale, prevedendo per quest'ultima 3 distinti percorsi: Bio-Medico (Attività Motorie Preventive ed Adattate) e Economico-Manageriale (Management delle attività Motorie e Sportive) e Scientifico-Tecnico (Scienze e Tecniche dello Sport). Esiste poi la [[SSIS]], la quale a seconda delle leggi che si sono succedute nel tempo, era prevista per gli aspiranti docenti nelle scuole dapprima dopo la sola laurea triennale, in seguito necessariamente dopo la laurea specialistica/magistrale)
== Materie di studio ==
Il corso di Laurea prevede un numero estremamente ampio di discipline, peraltro variabile in qualità e quantità da università ad università, pratiche (inerenti al settore motorio e sportivo) e teoriche (inerenti al settore biomedico, giuridico, economico, della metodologia didattica e dell'allenamento, psico-pedagogico e musicale). Tra le discipline pratiche svolte in molti dei corsi di laurea disseminati tra gli atenei italiani, citiamo a titolo non esaustivo i principali sport di squadra italiani ([[Calcio (sport)|calcio]], [[pallavolo]], [[basket]], [[pallanuoto]]), mentre nel secondo anno lo studio viene spostato agli sport individuali come l'[[atletica leggera|atletica]], il [[nuoto]], la [[scherma]], la [[ginnastica artistica]] e quella [[ginnastica ritmica|ritmica]]. Tutti questi corsi sono conclusi con esami teorico (orali e/o scritti)-pratici.
== Dibattiti circa lo sviluppo e l'identità della disciplina ==
{{E|mancanza totale di fonti, argomentazioni affrontate con un'ottica parziale, più adatte ad una rivista che ad un'enciclopedia|sport|ottobre 2011}}
Acceso, ma forse mai davvero abbastanza, il dibattito circa l'identità scientifica del settore delle Scienze Motorie. Per motivi storici infatti, il settore è stato soggetto ad un ritardo di sviluppo che permane, in Italia così come in altri paesi, anche a causa degli svariati interessi corporativistici che gravitano attorno a questo settore così particolare e multidisciplinare del sapere e del vivere umano.
Proprio per la multidisciplinarità e la particolarità insite nelle Scienze Motorie, di così difficile definizione (sapere? arte? salute?) si è più volte visto il prevalere di saperi storicamente più forti che attorno ad esse gravitano: [[Medicina]] su tutti, ma anche, ad esempio, [[Psicologia]], [[Pedagogia]], [[Fisiologia]], [[Diritto]].
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