Eumeo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 19:
 
==Il personaggio==
Servo di [[Odisseo]], anzi, il migliore e il più fedele tra i suoi servi, è addetto alla cura dei suoi maiali (è ben noto l'epiteto di δῖος ὑφορβός "divino porcaro" con cui Omero lo descrive). E' un personaggio virtuoso e modesto, pago della sua vita - nonostante egli abbia sangue reale nelle vene - e soffre il solo cruccio della lontananza del padrone, con la conseguente rovina del palazzo<ref>"La mente colorata: Ulisse e l'Odissea" di Pietro Citati e Marcel Detienne, p. 227</ref>. Non ha moglie né figli. Vive coi maiali che cura con scrupolo. Omero descrive il porcile realizzato con un recinto circolare di pietre e le dodici stalle di pali di legno, con seicento scrofe e trecentosessanta porci all'esterno. Una serie di numeri perfetti dal significato simbolico<ref>"La mente colorata: Ulisse e l'Odissea" di Pietro Citati e Marcel Detienne, p. 227</ref>. Eumeo accoglie Odisseo, lacero e mendico, con affetto e sincerità, offrendogli perfino il suo solo mantello. Eumeo è l'esatto opposto etico dei Proci: egli custodisce e difende la proprietà del padrone, costoro si presentano in casa sua e anziché menar doni, pretendono addirittura che gli sia imbandito banchetto con gli animali migliori<ref>"Itaca: eroi, donne, potere tra vendetta e diritto", di Eva Cantarella, p. 76</ref>.
 
Nel libro XV (389-484) Eumeo narra la propria storia: figlio di Ctesio Ormenìde, re dell'isola di Sirìa, nei pressi di [[Delo|Ortigia]], venne rapito ancora fanciullo da predoni fenici che si erano infiltrati nel palazzo paterno grazie alla complicità di una serva loro conterranea. Approdati ad [[Itaca]], essi lo vendettero a [[Laerte]], padre di Ulisse, nella cui casa crebbe, allevato con molta umanità insieme a Ctimène, ultimogenita della sua consorte [[Anticlea]].