Marco Bebio Tamfilo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Fratello di [[Gneo Bebio Tamfilo|Gneo]], il console dell'anno [[182 a.C.]], Marco fu nominato [[triumviro]] per la fondazione di nuove colonie nel [[194 a.C.]]. Nel [[192 a.C.]] fu [[pretore (storia romana)|pretore]] e gli fu affidato il [[Bruzio]], con due legioni più 1500 soldati e 500 cavalieri alleati. Come conseguenza delle minacce di guerra contro [[Antioco III il Grande]], gli fu ordinato di muovere con le sue truppe verso [[Brundisium]] e [[Taranto]] e successivamente di portarsi in [[Epiro]]. Rimase in Grecia anche l'anno successivo come [[propretore]] e partecipò alla guerra contro Antioco. In accordo con [[Filippo V di Macedonia|Filippo]], re di [[Macedonia]], avanzò in [[Tessaglia]] e riuscì ad occupare numerose città, dato che Antioco si ritirava. Successivamente il console [[Manio Acilio Glabrione (console 191 a.C.)|Manio Acilio Glabrione]] arrivò e prese il comando delle truppe, ma Tamfilo rimase come suo legato.
 
Nel [[186 a.C.]] fu uno dei tre ambasciatori inviati a dirimere le controversie tra [[Eumene]], [[Filippo]] e le città libere della [[Tessaglia]].
 
== Note ==