AmigaDOS: differenze tra le versioni

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Assumendo come nome di device "DH0" (tipicamente usato per i dischi-fissi) e come nome del volume "Workbench" abbiamo 3 modi per indicare ad AmigaDOS il volume di avvio: SYS:, DH0: e Workbench:.
 
A partire dall'Amiga OS 2.0 è stato reso disponibile, tra gli altri servizi, un comodo boot menùmenu accessibile tenendo contemporaneamente premuti entrambi i tasti del mouse all'atto dell'accensione o al reset. Detto menù permette di fare il boot da qualsiasi device o hard disk collegato al sistema, e, nelle versioni successive, anche di inibire il caricamento di alcune partizioni rispetto ad altre per nasconderle così al sistema. È da menzionare, il fatto degno di nota che Amiga non ha limiti riguardo al numero di partizioni. Invece il numero di unità disponibili è limitato dal tipo di interfaccia usata (IDE o SCSI). Bisogna fare oltretutto presente che, più schede di espansione con bus IDE o SCSI possono essere collegate contemporaneamente, aumentando il numero di unità disponibili e moltiplicando le possibilità di suddividerle in partizioni.
 
* '''Drawer''' (o "cassetti"): Il Sistema operativo Amiga, per convenzione identifica ciascuna directory come '''drawer''', cioè ''cassetto'', come fosse un cassetto di una scrivania in un ufficio o in un banco di lavoro (workbench appunto), in cui tenere ordinate le proprie cose. Le icone del Workbench 1.1, 1.2 e 1.3 rimandavano graficamente a questa metafora.