Thutmose (scultore): differenze tra le versioni

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==Scoperta==
Nel dicembre 1912 una spedizione archeologica tedesca rinvenne, durante dei lavori di scavo tra le rovine di [[Akhetaton]] (la città voluta da Akhenaton), un edificio (etichettato come P 47) che venne interpretato come l'abitazione ed il laboratorio di uno scultore.<ref name="Krauss2008">[[#Krauss2008|Krauss. (2008)]] p. 47.</ref>.<br>
Tra un cumulo di rifiuti nel cortile dell'abitazione venne ritrovato un oggetto in [[avorio]] recante inciso il nome
<hiero>-G26-F31-s-</hiero> Thoth-ms-s<br> seguito dai titoli sopra riportati. Come conseguenza di tale ritrovamento, la casa e lo studio annesso vennero attribuiti a questo personaggio.<ref name="Reeves 157">[[#Reeves2005|Reeves. (2005)]] p. 157.</ref>.
 
==Opere==
Tra i vari oggetti d'arte scultorea recuperati dalle stanze del laboratorio, quello di gran lunga più conosciuto è il celebre busto policromo della [[Grande Sposa Reale]] [[Nefertiti]], ritenuto un modello originale destinato ad altri scultori perché ne facessero delle copie. <br>
Oltre a questo famoso busto, vennero ritrovati una ventina di calchi in [[stucco]] di volti e di teste; <ref name="Krauss2008">[[#Krauss2008|Krauss. (2008)]] p. 51.</ref>; in alcune di queste opere sono stati identificati svariati membri della famiglia reale tra cui Akhenaton stesso, l'altra sua moglie [[Kiya]], il padre [[Amenhotep III]] ed il funzionario e futuro faraone [[Ay]].<ref name="Krauss2008">[[#Krauss2008|Krauss. (2008)]] p. 51.</ref> .
 
Un paio di pezzi rinvenuti nel laboratorio ritraggono nobildonne visibilmente avanti con gli anni: un caso assai insolito nell'arte egizia, dove queste venivano normalmente idealizzate come bellissime giovani a prescindere dalla loro reale età.<ref name="Sweeney 67">[[#Sweeney2004|Sweeney. (2004)]] p. 67.</ref>.<br>
Uno dei volti di stucco rappresenta una donna di una certa età con profonde rughe sulla fronte, pieghe all'estremità degli occhi e vere e proprie “borse” sotto a questi. Questo pezzo è stato descritto come avente ''"una varietà di rughe maggiore di qualunque altra rappresentazione di nobildonna dell'antico Egitto"''<ref name="Sweeney 79">[[#Sweeney2004|Sweeney. (2004)]] p. 79.</ref>.<br>
Nel laboratorio si rinvenne anche una statuetta rappresentante una non più giovane Nefertiti, raffigurata con il ventre cascante, le cosce ingrossate ed una linea curva alla base dell'addome, quasi a voler dare conferma dei numerosi bambini che la regina diede alla luce, forse per trasmettere un'idea di fertilità.<ref name="Tyldesley 126-127">[[#Tyldesley2006|Tyldesley (2006)]]. p. 126-127.</ref> .
 
Molte delle opere attribuite a Thutmose sono oggi esposte al [[Ägyptisches Museum und Papyrussammlung]] di Berlino, al [[Museo egizio del Cairo]] ed al [[Metropolitan Museum of Art]] di New York.
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==Gallera di immagini==
<gallery widths="140px" heights="140px" perrow="4">
Image:FaceOfAnOlderAmarnaWoman-ThutmoseWorkshop MetropolitanMuseum.png|Volto in stucco di un'anziana donna, databile tra il 14°-17° anno di regno di Akhenaton. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:FaceOfAYoungAmarnaWoman-ThutmoseWorkshop MetropolitanMuseum.png|Volto in stucco di giovane donna (forse [[Kiya]], una sposa di Akhenaton), databile al tardo regno di Akhenaton. New York, Metropolitan Museum of Art.
Image:PortraitStudyOfKiya-ThutmoseWorkshop_EgyptianMuseumBerlin.png|Ritratto che si ritiene rappresenti Kiya. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:PortraitStudyOfAmenhotepIII-ThutmoseWorkshop_EgyptianMuseumBerlin.png|Ritratto che si ritiene rappresenti [[Amenhotep III]], il padre di Akhenaton. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:PortraitStudyOfAy.png|Ritratto in stucco ritenuto rappresentare [[Ay]], che diventerà faraone verso la fine della dinastia. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:QueenNefertiti-LimestoneStatuette.png|Statuetta in [[calcare|pietra calcarea]] di Nefertiti. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:PortraitStudyOfNefertiti-ThutmoseWorkshop_EgyptianMuseumBerlin.png|Ritratto in stucco attribuito a Nefertiti. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
Image:StatueHeadOfNefertiti01.png|Testa in [[granito]] di Nefertiti. Berlino, Ägyptisches Museum und Papyrussammlung.
</gallery>
 
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== Bibliografia==
*[[Aidan Dodson|Dodson, Aidan]] - ''Amarna Sunset: Nefertiti, Tutankhamun, Ay, Horemheb, and the Egyptian Counter-Reformation'' - The American University in Cairo Press (2009) - ISBN 978977416304-3 (rif: Reeves (2005))
*[[Rolf Krauss|Krauss, Rolf]] - ''Why Nefertiti Went to Berlin'' - KMT 19(3): 44–53 (2008)
*Tyldesley, Joyce - ''Chronicle of the Queens of Egypt'' - Thames & Hudson (2006) - ISBN 0-500-05145-3
*Sweeney, Deborah - ''Forever Young? The Representation of Older and Ageing Women in Ancient Egyptian Art'' su ''Journal of the American Research Center in Egypt'' - American Research Center in Egypt 41: 67–84 (2004)
*[[Cyril Aldred|Aldred, Cyril]] - ''Akhenaten: King of Egypt'' - Thames & Hudson (1988), pp 59
* Freed, Rita E., Markowitz, Yvonne J., D'Auria, Sue H. - ''Pharaohs of the Sun: Akhenaten - Nefertiti - Tutankhamen'' - Museum of Fine Arts (1999), pp 123–126.
 
==Altri progetti==
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