Louis-Sébastien Mercier: differenze tra le versioni

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Di argomento spiccatamente borghese è anche l'opera principale per la quale Mercier è ricordato: ''Tableau de Paris'' ''(Ritratto di Parigi)'', imponente affresco di rilevante interesse storico per la sua accurata descrizione della gente minuta e della vita quotidiana parigina alla vigilia della [[rivoluzione francese]]. Divisa in 12 volumi, l'opera è stata pubblicata tra il 1781 e il 1788. Proprio lo scalpore suscitato dalla pubblicazione anonima dei primi 2 volumi, fortemente animati da spirito satirico nei confronti delle classi dominanti della Francia prerivoluzionaria, indusse Mercier a fuggire in [[Svizzera]], dove, a [[Neuchâtel]] si sentì al sicuro per portare a termine la pubblicazione dei restanti volumi.
Rientrato a Parigi allo scoppio della rivoluzione, aderì ad essa militando dapprima nelle file dei [[giacobini]], per poi passare in seguito all'ala più moderata, quella dei [[girondini]]. Fece anche parte della [[Convenzione Nazionale]] e nel periodo del terrore di [[Robespierre]] fu anche imprigionato per le sue idee moderate e per aver votato contro l' esecuzione del re.
 
Vale infine la pena di ricordare la pubblicazione nel 1770 da parte di Mercier di un romanzo fantastico intitolato ''L'an 2440 (L'anno 2440)'', antesignano della moderna [[letteratura fantascientifica]], nel quale in forma di sogno viene descritta una Francia del futuro, ispirata agli ideali di libertà e di progresso umano e sociale dell'[[Illuminismo]].