Boris Petrovič Šeremetev: differenze tra le versioni

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|ForzaOrdinamento = Seremetev, Boris Petrovic
|Sesso = M
|LuogoNascita = NovgorodVelikij Novgorod
|LuogoNascitaLink = Velikij Novgorod
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1652
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=== Le prime imprese ===
Il conte Šeremetev apparteneva ad una antica famiglia di [[Boiardi|boiari]] nota dai tempi di [[Ivan I di Russia]] e molto influente nella corte moscovita. Šeremetev dovette allo zar [[Alessio I di Russia|Alessio I]] l'inizio della sua brillante carriera militare; lo zar infatti permise al nobile ma povero aristocratico di entrare come [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] in uno dei più importanti reggimenti dell'esercito.<br />
Nel 1681 fu nominato [[colonnello]] e maresciallo della nobiltà di [[Tambov]] e amministratore imperiale delle contee intorno a [[Mosca]]. Fu poi inviato come ambasciatore tra i [[Khanato di Crimea|Khanati di Crimea]], premendo sul [[khan]] per farlo infierire contro i deboli polacchi a favore dell'impero russo.
 
Entrato nei pieni favori del nuovo zar [[Pietro I di Russia|Pietro I]], il conte Šeremetev fu inviato a stipulare con l'inviato polacco [[Marcjan Aleksander Ogiński]] e l'inviato austriaco La Pace Eterna del [[1689]] a sfavore della crescente potenza svedese.<br />
Pietro I, che promosse il conte [[generale]], lo incaricò di comandare con il [[Cosacchi|cosacco]] [[Ivan Mazeppa]] la nuova guerra contro la Turchia; comandò poi la [[campagna d'Azov]] voluta da [[Aleksey Shein]], ed ebbe parte importante nella cattura di navi turche sul [[Don (fiume russo)|Don]] con l'[[ammiraglio]] [[Franz Lefort]].
 
Comandò poi anche diverse incursioni contro i [[tatari di Crimea]], e una volta mandato come ambasciatore a [[Malta]], il conte Šeremetev entrò nell'[[Cavalieri Ospitalieri|Ordine dei Cavalieri di Malta]], animato dalla prospettiva di possibili avventure contro i Turchi e dall'idea mai realizzata di trasformare il porto di [[La Valletta]] in una base navale russa.