Tommaso Plantageneto, II conte di Lancaster: differenze tra le versioni

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Quando il cugino [[Edoardo II]] salì al trono nel [[1308]] Tommaso era al suo fianco insieme al fratello [[Enrico Plantageneto (1281-1345)|Enrico]], tuttavia la crescente esasperazione dei nobili contro [[Pietro Gaveston]], che per altro pregava il re di ridimensionare il potere dei Lancaster, lo portò a cambiare parere e si alleò con gli altri nobili contro il sovrano. Fu uno dei promotori della rivolta che obbligò il re ed il suo favorito alla fuga gettando l'[[Inghilterra]] nella guerra civile, fu il responsabile dell'esilio di Gaveston nel [[1311]] e al suo rientro, l'anno dopo, sostenne la necessità di giustizarlo e assistette alla sua morte nel [[giugno]] del [[1312]].
 
Nel [[1314]] gli scozzesi, che non osservavano inerti lo scorrere degli eventi, attaccarono l'[[Inghilterra]] ed [[Edoardo II]] portò l'esercito alla battaglia, perdendo clamorosamente anella [[Battaglia di Bannockburn]] contro [[Roberto I di Scozia]]. L'esito per il re non fu devastante solo dal punto di vista militare, ma anche politico, il suo potere crollò finendo nelle mani dei nobili, in particolare in quelle di Tommaso.
Tuttavia egli non era il solo che voleva il potere, [[Ugo Despenser il Vecchio]] e suo figlio [[Ugo Despenser il giovane]] erano da sempre intimi del re e con il tempo si fecero strada riuscendo a prendere terre e denaro forti della totale protezione del re che aveva nominato il Vecchio Ugo ciambellano reale nel [[1318]].