Giuseppe Vedovato: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Vedovato approdò a [[Firenze]] nel [[1930]] per iscriversi al Regio istituto superiore di scienze sociali e politiche "Cesare Alfieri", allora il massimo luogo italiano di formazione politica, economica e sociale. Essendo rimasto orfano di guerra dal [[1916]] e di madre dal [[1924]] e non avendo beni di fortuna familiari, si mantenne durante gli studi facendo l'impiegato a [[Teti]].
Nel [[1937]] fu nominato redattore capo della "[[Rivista di studi politici internazionali"]] fondata tre anni prima come organo dello "Studio fiorentino di politica estera". Tuttavia Vedovato non fu presente solamente nell'ambiente universitario ma, in una Firenze tanto vivace culturalmente, frequentò salotti e circoli. L'appartenenza al laicato cattolico gli aprirono le porte dei palazzi ecclesiali e della politica. Così il [[7 dicembre]] [[1952]] entrò a far parte della Giunta centrale dell'[[Azione cattolica]] fiorentina. Nel frattempo fu eletto per la Democrazia Cristiana consigliere provinciale nel [[1951]] e nel [[1953]] deputato, fino a diventare senatore, carica che mantenne sino al [[1976]].
Presidente eletto dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa dal [[1972]] al [[1975]], è anche stato Presidente dell'Associazione Nazionale degli ex-Parlamentari della Repubblica. Professore emerito di storia dei trattati dell'Università di Roma. È autore di moltissimi contributi di politica internazionale. Ha guidato missioni diplomatiche in molti paesi africani, asiatici e dell'[[America Latina]].