Storia degli Stati Uniti d'America (1988-presente): differenze tra le versioni

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A partire dalla sua fine, gli USA cercarono di rivitalizzare le strutture istituzionali della Guerra Fredda, in particolare la [[NATO]], oltre che istituzioni multilaterali come il [[Fondo Monetario Internazionale]] e la [[Banca Mondiale]], attraverso le quali promuovere riforme economiche in senso capitalistico a livello globale. Per la [[NATO]] venne prevista un'espansione iniziale a [[Ungheria]], [[Polonia]] e [[Repubblica Ceca]], per poi allargarsi ancora più a est abbracciando addirittura gli stati ex-URSS. In aggiunta, la politica statunitense pose un'enfasi speciale sul [[neoliberalismo|neoliberale]] "[[Washington Consensus]]", che si manifestò nel [[North American Free Trade Agreement]] (NAFTA), che entrò in vigore nel 1994.
 
Gli USA compirono spesso delle mosse per sanzionare economicamente nazioni che si diceva sponsorizzassero il [[terrorismo]], fossero impegnate nella proliferazione di [[armi di distruzione di massa]] o commettessero gravi violazioni dei [[diritti umani]]. Ci fu talvolta consenso per queste mosse, come ad esempio per l'[[embargo]] deciso da USA ed Europa sulla vendita di armi alla [[Repubblica Popolare Cinese]], dopo che questa soppresse con la violenza le [[Protesta di piazza TiananmenTienanmen|proteste di piazza TiananmenTienanmen del 1989]], e per le sanzioni imposte all'[[Iraq]] dal [[Consiglio di Sicurezza]] dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], dopo la sua invasione del [[Kuwait]]. Il sostegno per altre sanzioni unilaterali, come quelle su [[Iran]] e [[Cuba]], fu invece molto limitato, portando il Congresso a imporre misure per punire le aziende straniere che violavano i termini delle leggi statunitensi.
 
In un numero di ''[[Foreign Affairs (rivista)|Foreign Affairs]]'' del 1999, [[Samuel P. Huntington]] scrisse che per rinforzare il proprio status nel mondo del dopo Guerra Fredda, "gli Stati Uniti stanno, tra le altre cose tentando, o vengono percepiti come se stessero tentando, più o meno unilateralmente di fare una delle seguenti cose: fare pressione sulle altre nazioni perché adottino i valori americani e delle pratiche che riguardino i diritti umani e la democrazia; impedire ad altre nazioni di acquisire capacità militari che possano contrastare la superiorità convenzionale americana; far valere la legge americana [[extraterritorialità|extraterritorialmente]] nelle altre società; valutare le nazioni secondo la loro aderenza agli standard americani sui diritti umani, droga, terrorismo, [[proliferazione nucleare]], proliferazione missilistica, e ora anche [[libertà di religione|libertà religiosa]]; applicare sanzioni contro le nazioni che non soddisfano gli standard americani su questi temi; promuovere gli interessi corporativi americani sotto gli slogan del [[libero commercio]] e [[libero mercato|mercati aperti]] [NAFTA e GATT sono i principali esempi delle iniziative politiche per il libero commercio degli anni 1990]; modellare le politiche della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale per servire i suddetti interessi corporativi; intervenire nei conflitti locali nei quali ha relativamente pochi interessi diretti; ... ; promuovere la vendita di armi americane tentando al tempo stesso di impedire vendite simili da parte di altre nazioni; costringere alle dimissioni il segretario generale dell'ONU e dettare gli appuntamenti del successore; espandere la NATO inizialmente per includere [[Polonia]], [[Ungheria]], e [[Repubblica Ceca]] e nessun altro; intraprendere azioni militari contro l'[[Iraq]] e successivametne mantenere rigide sanzioni economiche contro tale regime; e catalogare certe nazioni come '[[stato canaglia|stati canaglia]]', escludendoli dalle istituzioni globali..."<ref>Samuel Huntington, ''The Lonely Superpower'', ''[[Foreign Affairs (rivista)|Foreign Affairs]]'', marzo/aprile 1999, 37-8.</ref>