Farinacei: differenze tra le versioni

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=Il pane=
Il pane si ottiene cuocendo un impasto di [[farina]], [[acqua]] e [[lievito]]. La percentuale degli ingredienti è la seguente: farina in base a necessità, acqua circa il 50% del peso della farina, lievito circa l’1% del peso della farina; a seconda dei tipi si aggiunge anche il [[sale]]. Come lievito si usa il “lievito“[[lievito di birra”birra]]”, ricavato da colture di microrganismi ([[saccaromiceti]]).
 
==== Impasto ====
 
Gli ingredienti vengono messi nell’impastatrice con braccia mobili, che li amalgama fino a ottenere un impasto elastico, liscio e omogeneo.
 
== ==Foggiatura ====
 
L’impasto viene tagliato a pezzi e foggiato in forme diverse, spesso tipiche delle varie regioni: pagnotte, filoni, crocette, panini.
 
== ==[[Lievitazione]] ====
 
Le forme vengono messe a riposare per qualche ora su grandi vassoi di legno, coperte da teli, in un ambiente riscaldato (28°-30° C). In questo periodo “lievitano”, cioè aumentano di volume: infatti i saccaromiceti si riproducono con facilità per l’ambiente favorevole e secernono una sostanza che trasforma gli zuccheri ([[glucosio]]) in [[alcol etilico]] e [[anidride carbonica]]; questa si diffonde sotto forma di bolle e bollicine nell’impasto, provocandone il rigonfiamento.
 
== ==Cottura ====
 
Le forme lievitate vengono trasferite su vassoi metallici e messe nel forno riscaldato elettricamente alla temperatura di 250° C circa. Durante la cottura avvengono queste trasformazioni: a 60° C il volume delle forme aumenta ancora per l’intensa attività dei saccaromiceti che crea altra anidride carbonica; a 70-80° C il volume aumenta ancora per la dilatazione delle bolle di gas e il coagulo delle sostanze colloidali; a 100° C l’acqua comincia ad evaporare dalla superficie e inizia a formarsi la crosta, che si colora a 120-140° C e caramellizza a 180° C. La cottura può durare dai 15 minuti per i panini ai 60 minuti per le pagnotte più grandi.
 
== ==Raffreddamento ====
 
Il pane sfornato viene posto a raffreddare, così perde ancora umidità e diventa più friabile.
 
=La pasta=
La materia prima per fare la pasta è la [[semola]] di [[grano duro]].
 
== ==Impasto ====
 
Tre quarti di semola e uno di acqua vengono messi nell’impastatrice, che li amalgama fino a ottenere una massa elastica, liscia e omogenea.
 
== ==Trafilatura ====
 
L’impasto passa in un cilindro orizzontale dove viene compresso da una “vite“[[vite di Archimede”Archimede]]” e viene forzato a passare attraverso le trafile (dischetti metallici con fessure). Dalle trafile escono in continuazione i filamenti di pasta, che vengono tagliati su misura da una taglierina.
 
== ==Essiccazione ====
 
È la fase più importante e delicata e avviene per stadi successivi, in ambienti caldi e ventilati, fino a quando la pasta diventa dura e con frattura vetrosa.
 
== ==Confezionamento ====
 
Una macchina versa la pasta in scatole di cartone o involucri trasparenti, che poi sigilla.
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=Altri farinacei=
== ==Ricetta della pizza ====
 
Disponete sul tavolo 350 gr. di farina a fontana, mettetevi nel centro qualche pizzico di sale, 20 gr. di lievito di birra sciolto in poca acqua tiepida e versando poco alla volta altra acqua impastate e lavorate. Lasciate lievitare l’impasto, raccolto a palla, per più di due ore. Rimettetela quindi sulla tavola, lavoratela un momento e stendete la pasta per pizza in una teglia larga a bordi bassi, ben unta d’oliod’[[olio]]. Coprite con [[pomodoro]] e altri ingredienti e infornate per 20/25 minuti.
 
== ==Ricetta di un dolce generico ====
 
Sbattete [[uova]] con zucchero, unite farina e [[latte]] in modo da ottenere una pasta morbida. Aggiungete infine il lievito. Ungete una teglia e versatevi la pasta. Cuocete a forno. Servite la torta quando sarà fredda.
 
== ==Biscotti ====
 
Il processo produttivo di biscotti richiede che le materie prime (latte, farina, zucchero ed [[amido]]) vengano prelevate dai silos per lo stivaggio; i silos sono dotati di dispositivi che consentono la pesatura ed il carico automatici. Latte, farina, zucchero e amido, insieme alla [[margarina]], sono poi miscelati nell’impastatrice. La pasta di biscotto deve poi essere stampata e fatta cuocere in forno ad una temperatura costante.
 
A questo punto, l’impianto è dotato di un tunnel di raffreddamento che lo collega alla macchina confezionatrice che deposita il biscotto in vaschette di cartone e quindi procede al confezionamento.
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Dal forno vengono anche quei prodotti che, con riferimento alla loro più frequente occasione di consumo, vengono definiti "fuori pasto", ossia le merendine, piccoli dolci monoporzione a base di pastafrolla.
 
L'impasto di farina di frumento tipo 00, zucchero, [[burro]], tuorlo d'uovo, glucosio e polvere lievitante, viene lasciato riposare in cella frigorifera. La frolla viene modellata con estrusore e sagomata manualmente, cotta su padelle in forno e lasciata raffreddare per 2 ore, successivamente confezionata singolarmente.
Il peso di una merendina varia tra i 30 e i 40 grammi.
Conservare a temperatura ambiente in luogo asciutto. Consumare preferibilmente entro 180 giorni dalla data di confezionamento.