Jean-François de La Harpe: differenze tra le versioni

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==Biografia==
I numerosi detrattori di La Harpe affermarono che egli era un trovatello che doveva il suo nome alla via di Parigi dove era stato abbandonato e ritrovato. Egli stesso dichiarò nel [[1790]], in una lettera indirizzata al giornale ''Mercure de France'', che era stato cresciuto da una famiglia nobile del cantone di [[Canton Vaud|Vaud]] ([[Svizzera]]), conosciuto dal [[XIV secolo]]. Christopher Todd ha potuto stabilire che suo padre, Jean-François de La Harpe, era un ufficiale svizzero, anziano capitano d'artiglieria caduto in disgrazia e la cui morte nel [[1749]] fece piombare la sua famiglia in una detestabile miseria.
 
Jean-François de La Harpe fu allora preso in custodia dalle Sorelle della Carità della parrocchia Saint-André-des-Arts. Una borsa di studio gli permise di entrare al Collegio di [[Harcourt]]. Ottenne per due anni consecutivi il premio di retorica. Alcuni versi composti contro alcuni suoi maestri di scuola gli costarono, nel [[1760]], qualche settimana di prigione. Nel [[1764]], La Harpe sposò la figlia di un caffettiere, ma questo matrimonio non fu felice e la coppia ben presto si separò. Fu il precettore di [[Paolo I di Russia|Paolo I]], figlio di [[Caterina II di Russia|Caterina II]], zar di Russia.
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Dal [[1759]], pubblicò le ''Héroïdes'' il cui anticlericalismo fu sottolineato e denunciato da [[Fréron]], ma anche da [[Voltaire]], che diede la sua protezione all'autore che egli stimava profondamente, permettendogli in più di correggere i suoi versi. La Harpe soggiornò a [[Ferney-Voltaire|Ferney]], dove rubò il manoscritto del secondo canto de ''La Guerre de Genève'' (La Guerra di Ginevra), che egli pubblicò nel [[1767]], anno in cui fu ammesso all'Accademia di [[Rouen]].
 
Questo incidente, che fece un certo rumore, non bloccò l'ascesa di La Harpe. Nel [[1771]], il suo ''Éloge de Fénelon'' (Elogio di Fenelone), premiato dall' [[Académie française]], diede luogo all'intervento dell'arcivescovo di Parigi e del Re e allo ristabilimento del visto dei dottori in teologia. L'Académie risentì fortemente di questo episodio, tanto che l'ingresso di La Harpe in quest'ultima fu più volte rifiutato. [[Voltaire]], lungi da lui sostenere quel furterello (anche se esiste la possibilità che l'avessero architettato insieme), impiegò ogni sforzo per favorire la candidatura di La Harpe, che veniva respinta dal [[Louis François Armand de Vignerot du Plessis de Richelieu|maresciallo-duca di Richelieu]] e l'avvocato generale [[Antoine-Louis Séguier|Séguier]], che addirittura presero in considerazione la possibilità di dare le dimissioni. Ma, dopo che [[Chrétien-Guillaume de Lamoignon de Malesherbes|Malesherbes]] si assicurò che il Re non avrebbe opposto il suo rifiuto a questa elezione, La Harpe riuscì ad essere eletto il [[13 maggio]] [[1776]], a trentasette anni, al posto dello sfortunato [[Lista dei membri dell'Académie française per seggio|Colardeau]] che non ebbe neanche il tempo di occuparlo.
 
Nel [[1779]], La Harpe prese anonimamente il premio di eloquenza all'Académie per il suo ''Éloge de Voltaire'' (Elogio a Voltaire). All'Académie, egli abbandonò [[Jean Baptiste Le Rond d'Alembert|d'Alembert]], nonostante avesse combattuto per la sua elezione, e si unì al partito di [[Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon|Buffon]], votando per [[Jean Sylvain Bailly|Bailly]] contro [[ListaJean-Antoine deiCaritat, membrimarchese dell'Académie française perdi seggioCondorcet|Condorcet]]. Egli si schierò poi con il partito dei [[Niccolò Piccinni|piccinisti]] contro i [[Christoph Willibald Gluck|gluckisti]]. Insegnando letteratura al liceo, ed essendo redattore del ''Mercure de France'', La Harpe gioiva di una situazione molto positiva. Egli intratteneva una regolare corrispondenza con lo zar [[Paolo I di Russia|Paolo I]], che egli invitò più volte alla sua tavola quando visitava la Francia.
 
La Harpe appoggiò fortemente la causa della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] al suo scoppio. Nel [[1793]] riprese la redazione del ''Mercure'' che aveva abbandonato andandosi ad occupare della parte letteraria quando [[Jacques Mallet Du Pan]] aveva da dirigere la parte politica. A causa del suo zelo per le nuove idee, fu imprigionato per quattro mesi nella prigione del Lussemburgo nel [[1794]].
 
Egli ne uscì convertito (aveva trascorso i suoi mesi in prigione traducendo i salmi) e rivolto a ideali molto più conservatori. Si mise a frequentare ostentatamente le chiese, e nei corsi che teneva al liceo, non smise di attaccare violentemente gli Enciclopedisti. Queste opinioni gli costarono la proscrizione dopo [[Colpo di statoStato del 18 fruttidoro, anno V|il colpo di stato del 18 fruttidoro]] ([[1797]]). La Harpe ritornò in Francia dopo il [[Colpo di Stato del 18 brumaio|18 brumaio]], fu proscritto di nuovo nel [[1802]] a causa delle sue relazioni con l'ambiente monarchico. Si risposò, ma la moglie chiese il divorzio dopo solo qualche settimana. Morì l'11 febbraio 1803.
 
==Opere letterarie di La Harpe==