Emanatismo: differenze tra le versioni
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L''''emanatismo''', talora definito anche '''emanazionismo'''<ref>Cfr.
Di derivazione orientale, l'emanatismo ha ricevuto la sua sistemazione nel [[neoplatonismo]], per il quale tutti gli esseri procedono, per emanazione necessaria, dall'[[Uno (filosofia)|Uno]]. Nelle ''[[Enneadi]]'', [[Plotino]] definisce lo schema ciclico della derivazione dall'Uno secondo una scala di inferiorità che percorre i gradi dello Spirito, dell'Anima e della Materia, ed il ritorno dell'inferiore al superiore, reso possibile poiché nell'anima individuale umana sono immanenti tutti gli altri gradi. Questo ciclo rappresenta metaforicamente il passaggio dalla "luce" all'"ombra" e il ritorno alla "luce".
In epoche più recenti, sono stati ricondotti all'emanatismo per certi aspetti il [[Naturalismo (filosofia)#Il naturalismo rinascimentale|naturalismo rinascimentale]] (ad esempio in [[Giordano Bruno]] «per cui Dio è risolto nel mondo», o nel [[panteismo]] di [[Baruch Spinoza]], «per cui il mondo è risolto in Dio»),<ref>Cfr. la voce "Emanatismo" sull'enciclopedia on line [http://www.sapere.it/enciclopedia/emanatismo.html sapere.it].</ref> l'Uno di [[Jakob Böhme]] nel [[XVII secolo|Seicento]] e certe forme trascendentali del pensiero romantico sulla natura nell'[[XIX secolo|Ottocento]].
Tutt'altro significato ha invece il termine "emanatismo" in [[Max Weber]]. Il filosofo tedesco infatti l'ha utilizzato in ambito molto ristretto<ref>Compare solo nella sua opera ''Roscher e Knies e il problema logico dell'economia politica-storica'' (1903-1906).</ref> nella sua polemica contro gli orientamenti metodologici del suo tempo che basavano "su presupposti [[Metafisica|metafisici]]" le proprie speculazioni intorno al principio fondante delle scienze storico-sociali.
== Note ==
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