Unitariani universalisti: differenze tra le versioni

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Gli '''Unitariani Universalisti''' ('''UU''') sono un'organizzazione religiosa nata nel 1961 dall'unione di due differenti tradizioni di radici cristiane [[protestanti]], l'[[Unitarianesimo]] e L'[[Universalismo]]. Oggi sono una libera associazione interreligiosa caratterizzata dal suo sostegno alla "libera e responsabile ricerca della [[verità]] e del significato". Gli UU non condividono un credo, sono uniti dalla comune ricerca per la crescita spirituale e mirano a creare una fede universale che inglobi i valori umanisti insiti nella totalità delle tradizioni religiose con un rapporto individuale col trascendente.
Entrambe le dottrine nascono dalla reinterpretazione di tradizioni eretiche, gli unitariani caratterizzati dal rifiuto della Trinità e gli universalisti dalla credenza nella salvezza di tutte le anime. Trattandosi di tradizioni accusate sovente di [[ateismo]], in quanto eresie di grande portata riformatrice, entrambe hanno sempre avuto al loro interno membri inclini a una visione più razionale della fede. La prima rottura con la visione fedelmente cristiana si ha nel 1867, quando un gruppo di fedeli di credo più [[razionalista]] si distaccano e fondano la Free Religious Association, primo passo verso la teologia liberale che caratterizza l'attuale associazione.
Quando nel 1961 anche all'interno delle due chiese madri la corrente razionalista prese il sopravvento, le chiese unirono le congregazioni in un'unica organizzazione rinunciando alla predominanza cristiana e aprendosi a una visione olistica della fede, contraria ad ogni imposizione dogmatica e gerarchia ecclesiastica e mirata alla formazione di una teologia personale. L'associazione Universalista Unitariana (UUA) si è inoltre frequentemente schierata a difesa di battaglie ambientalisti e diritti civili, I colonizzatori inglesi non si sono per nulla interessati agli Amerindi. Non desideravano mischiarsi a loro e non ci furono relazioni matrimoniali. Durante questo periodo coloniale, nel Sud, verso la Virginia, troviamo delle cronache di viaggio, ma al Nord ci sono solamente sermoni o piani per il governo coloniale. Una Un'importante eccezione, naturalmente, è la poesia di Anne Bradstreet (1612-1672) nel Massachusetts.
 
Thomas Jefferson (1743-1826)* scrisse la Dichiarazione di Indipendenza nel 1776. La brutta copia era molto più radicale del documento poi ratificato. Questo testo può essere considerato come progressista per la sua epoca, per soddisfare i Bianchi ricchi, i proprietari, gli uomini spesso deisti che conoscevano i filosofi francesi del XVIII secolo – ma lo si può anche considerare un'opera preromantica. In effetti, sebbene questa Dichiarazione ignori i diritti dei Neri e delle donne, ci promette il diritto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità ("life, liberty and the pursuit of happiness"). Questa idea che si abbia, per principio, il diritto alla felicità, è inedita, e comporta ipso facto una concezione di progresso, un progetto individuale di felicità e la speranza di poter essere felici qui sulla terra, durante la vita.