Al-Basasiri: differenze tra le versioni

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'''al-Basāsīrī''' ({{arabo|ﺍﺑﻮ ﺍﻟﺤﺎﺭﺙ ﺍﺭﺳلاﻥ ﺍﻟﺒﺴﺎﺳﻴﺮﻱ}})<ref>''[[Nisba]]'' derivantegli dal primo padrone, Basāsīrī (o al-Fasāsīrī), che era della cittadina di Basā (o Fasā) nel [[Fars|Fārs]]. Cfr. il lemma «al-Basāsīrī» ([[Marius Canard]])), su: ''The [[Encyclopaedia of Islam]]''.</ref> (Abū l-Ḥārith Arslān al-Muẓaffar, m. 1059) era uno [[schiavo]] [[Turcico|turco]] che fu acquistato dal [[Buwayhidi|buwayhide]] Bahāʾ al-Dawla (al-Malik al-Raḥīm), che lo liberò destinandolo al mestiere delle armi. Il ''[[mawla]]'' ascese tutti i gradi dell'esercito [[califfo|califfale]] diventando un [[generale]], prima di ribellarsi all'autorità [[abbaside]], ammaliato dalla causa [[fatimide]], e di organizzare una rivolta contro i [[Selgiuchidi]], auto-elettisi "tutori" del Califfato di [[Baghdad]].<ref>{{cite book |title=The Ismāʿīlīs: their history and doctrines |authorlink=Farhad Daftary |last=Daftary |first=Farhad |pages=195–198 |year=2007 |publisher=[[Cambridge University Press]] |isbn=978-0-521-61636-2 }}</ref>
 
Quando nel [[1055]] finì per mano selgiuchide la "tutela" buwayhide del califfato, al-Basāsīrī avviò uyna rivolta contro i nuovi signori. Lo scontro durò vari anni senza che vi fosse un vincitore. al-Basāsīrī a quel punto fu avvicinato da emissari fatimidi che, per indebolire il residuo scarso potere [[abbaside]], sposò la causa [[Ismailismo|ismailita]], in cambio di vantaggi materiali e morali, come quello di essere nominato dal [[Il Cairo|Cairo]] [[viceré]] fatimide dell'[[Iraq]].