Reattore nucleare ad acqua bollente: differenze tra le versioni
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La figura <!--3--> fa riferimento ad un impianto della prima metà degli anni '60; negli anni seguenti <!--successivamente--> le barre di controllo furono introdotte dal basso dove il loro effetto era massimo, perché si trovassero nella zona dove la reazione era moderata da acqua alla massima densità con maggior effetto moderante, mentre l'acqua è stata fatta ricircolare entro il nocciolo del reattore per consentire un più facile controllo della potenza generata dal reattore.
L'elemento di combustibile '''C''', <!--qui--> in forma di pastiglie di [[ossido di uranio]] parzialmente arricchito, impilate in barrette di leghe di zirconio ed assemblate in elementi di combustibile, è immerso nel moderatore '''M''', acqua leggera in cambiamento di fase, che funge anche da [[fluido refrigerante]]. Nella stessa acqua sono immerse le barre di controllo '''D''' usate per modulare l'emissione di neutroni. L'acqua è fatta circolare da una pompa '''P''', e, a contatto degli elementi di combustibile caldi, asporta calore e parzialmente vaporizza, raccogliendosi nella parte superiore del recipiente a pressione '''V''', così da riprodurre all'incirca la funzione del corpo cilindrico di una [[caldaia]]. Il vapore così generato, a pressione relativamente bassa (circa 80 bar nella
In Italia sia la centrale del Garigliano (150 MWe), sia quella di [[Caorso]] (820 MWe) che quella mai terminata di [[Montalto di Castro]], composta da 2 unità da circa 1000 MWe ciascuna, erano di questa tipologia anche se di tre generazioni diverse, di tecnologia proprietaria [[General Electric]].
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